Audizione in seconda commissione regionale per il distretto del cemento di Gubbio. Presenti i sindacati , i rappresentanti delle aziende Colacem e Barbetti ed il sindaco di Gubbio Filippo Stirati.
Attraverso i sindacati i lavoratori hanno rinnovato la richiesta di un protocollo d'intesa per giungere a una corretta politica di sviluppo industriale che garantisca la transizione ecologica, ma anche la salvaguardia dei posti di lavoro. Le difficoltà del momento attuale sono state esposte dai rappresentanti di Colacem e Barbetti: Rocco Girlanda, responsabile delle relazioni esterne di Barbetti, ha illustrato la situazione dell' azienda che ha perso il 60 per cento della produzione dall'inizio della crisi del settore nel 2008, riuscendo a evitare riduzioni del personale con il sacrificio degli azionisti, che hanno rinunciato agli utili. Per la Colacem, Patrizio Pedetta ha sottolineato come il mercato sia in forte flessione, al punto che gli impianti eugubini sono fermi, a dimostrazione che la produttività resta basata su cemento e calcestruzzo e che la narrazione che equipara i cementifici agli inceneritori sia sbagliata. Il sindaco di Gubbio, Filippo Stirati, ha ricordato che il ricorso al Tar contro l'autorizzazione all'uso di Css nasceva dalla procedura semplificata scelta dalla Regione senza attivare un tavolo di confronto con il territorio con lo strumento della Via.
Il presidente della commissione Valerio Mancini ha ben accolto la proposta di redigere un protocollo che dovrà includere fra le parti in causa anche l' Assemblea legislativa.