Costruire a Gubbio un centro di “Competenze per l'edilizia innovativa e sostenibile “, un distretto di eccellenza che chiami in causa le istituzioni, le aziende del settore edile e cementiero, i centri di ricerca e le università per affrontare e fare della transizione ecologica una opportunità.
Così la Cgil dell'Umbria nel convegno promosso sabato 15 gennaio a Palazzo Pretorio a Gubbio sul tema “Verso una strategia di sviluppo di Area vasta nel Nord Est dell'Umbria: il Distretto del cemento di Gubbio” .
Ad introdurre i lavori Gianni Fiorucci segretraio Cgil Umbria ed Elisabetta Masciarri presidente di "Nuove Rigenerazioni Umbria" che, insieme a Mario Margasini e al Comitato scientifico dell'associazione, ha lavorato allo studio del distretto eugubino del cemento.
Il panorama è quello di una realtà alle prese con la riconversione in chiave energetica dei due cementifici che hanno incassato dalla Regione il via libera all'uso di css combustibile attraverso l'aggiornamento della loro autorizzazione Aia come da normativa vigente, in un clima di scontro locale che, secondo Roberto Carrara del comitato tecnico di "Nuove Rigenerazioni Umbria", rischia di non far capire quale sia il vero scenario che si ha di fronte.
Primo assunto di Carrara: le imprese energivore d'Italia hanno assoluto bisogno di rientrare nei parametri di emissione europei e abbattere il costo dell'energia, diversamente si assisterà alla desertificazione in Italia della produzione del cemento che arriverà tutto da Est Europa e Nord Africa, dove la normativa sulle emissioni è meno stringente. "Sarebbe - ha affermato - una sciagura" non solo in chiave occupazionale, ma anche ecologica, come "nascondere il problema delle emissioni in atmosfera sotto il tappeto per non averlo sotto gli occhi".
Secondo assunto: usare Css è utile attualmente, ma non risolverà tutti i problemi delle cementerie nella emissione di CO2, non sarà la panacea di tutti i mali perchè quello che pesa è il processo attuale, le modalità di produzione comunque costose , quindi l'obiettivo finale deve essere quello di trovare soluzioni diverse. Oggi in campo ci sono proposte di uso di forni elettrici ( tuttavia molto problematici), solari oppure ad oxyfuel, uso cioè di ossigeno e idrogeno combinati con CSS.
Terzo assunto di Carrara: il Css non è tutto uguale e quello che sarà usato a Gubbio sarà di tipo "C" il Css - combustibile di alta qualità con bassissimo contenuto di metalli , sul quale viene effettuato il controllo alla fonte.
Quanto alle discussioni locali, Carrara ha auspicato un clima di collaborazione tra istituzioni ( con particolare riferimento al Comune che si deve fare promotore di tavoli sul territorio senza attendere la Regione ), aziende (disposte alla trasparenza ) e rappresentanze civiche ( ma con soggetti lontani dalla politica e in grado di dare un contributo scientifico alla materia . Il tutto per catturare le opportunità messe in campo in un momento di svolta epocale.
Il sindaco Filippo Stirati per conto dell'amministrazione comunale ha dato la disponibilità al confronto, lamentando, come fatto anche da Cgil, l'assenza della Regione anche nell'occasione odierna. "Nessuna intenzione – ha detto – di chiudere le cementerie o di fare ostruzionismo, ma garantire la partecipazione per interrogarsi insieme su come affrontare il cambiamento. Bisogna uscire – ha affermato - da questo clima burrascoso che porta anche gruppi, associazioni, comitati a provocare campagne negative per la città. Non voglio che Gubbio venga associata ad un luogo avvelenato. Però ci deve essere uno sforzo di tutti.”
Da parte delle aziende con Rocco Girlanda di Barbetti e Massimiliano Pambianco del Gruppo Financo disponibilità a partecipare a questo confronto, ma con l'invito a un cambio di mentalità e un nuovo approccio culturale. Pambianco ha parlato di una stagione di formazione e informazione che coinvolga lavoratori e cittadini, ricordando come già il gruppo Financo abbia fornito alle istituzioni il proprio progetto di decarbonizzazione delle cemneterie, elaborato a livello di federazione nazionale del cemento con il contributo di agenzie di consulenza, nonché abbia attivato start up che si stanno già occupando di energia a idrogeno e solare. Girlanda ha ricordato la centralità della questione lavoro, un lavoro di qualità che ad oggi è garantito a Gubbio dallo specifico settore.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/01/2022 13:31
Redazione