Dopo il mostro, a Foligno nasce un centro anti-pedofili

Il 7 agosto del 1993 moriva a Casale Lorenzo Paolucci. Fu massacrato a soli 13 anni da Luigi Chiatti, il pedofilo, il mostro di Foligno che già nell’ottobre di un anno prima aveva sequestrato e ucciso, facendola franca, il piccolo Simone Allegretti. Sono passati 16 anni da quei giorni terribili, ma il ricordo e il dolore sono ancora vivi. Ieri sera, sul luogo della tragedia, si è svolta una messa in ricordo di Lorenzo e un momento di preghiera per tutte le vittime innocenti. In prima fila, come sempre, Luciano Paolucci, papà di Lorenzo, che non si è mai arreso al dolore mettendo la sua drammatica esperienza al servizio degli altri. Ieri sera tra dolore e speranza, circondato da parenti e amici, ha chiesto al mostro che ha ucciso suo figlio di invocare il perdono di Dio per l’orribile delitto di cui si è macchiato. Lui, padre coraggio, dopo un intenso cammino di fede, oggi prova solo pietà per il mostro. Rabbia e pietà per l’assassino di suo figlio, che da sempre si traducono in un impegno serrato per la tutela dei diritti dei bambini. Un impegno che ha portato Luciano Paolucci ad aprire un’associazione nazionale, contro l’abuso sui minori. Un impegno che presto si tradurrà nell’apertura proprio a Foligno, città de mostro, del primo centro nazionale antipedofili. Ad annunciarlo, in esclusiva un mese fa, proprio noi di TRG, a cui Luciano Paolucci ha voluto dare la notizia in anteprima. Il centro nascerà entro l’anno, in collaborazione con il Comune di Foligno, l’unico comune in Italia ad aver attivato un assessorato all’Infanzia. Il centro si occuperà di aiutare le persone malate di pedofilia. Ma anche e soprattutto di sostenere i bambini vittime di abusi e loro famiglie.