"La Lega continua a brancolare nel buio, curando gli interessi di gruppi particolari e perdendo l'occasione invece di promuovere una visione di Umbria del futuro organica e coerente. Si va avanti per spot, cercando diversivi per confondere di fronte ad un totale fallimento delle politiche sanitarie a livello regionale e nazionale con un settore passato, dal benchmark al tracollo, il tutto a carico degli umbri sempre più soli. Diversivi che si traducono in bandierine e speculazioni politiche di basso livello": così la capogruppo del Partito democratico nell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Simona Meloni, in merito al tema della esternalizzazione del servizio del 118. "Invece di entrare nel merito dell'allarmante risposta dell'assessore Coletto, che ha confermato di non avere intenzione di far ritirare alla Usl 1 la delibera in questione - spiega Meloni, in un comunicato della Regione - alcuni consiglieri della Lega si concentrano sul dito, invece di vedere la luna. Si sposta il focus, dimenticando le persone assunte a tempo indeterminato e in via di stabilizzazione, a fronte di una esternalizzazione. Persone che si troverebbero senza funzione, senza modo di impiegare il proprio know how. D'altro canto, le associazioni di volontariato non hanno bisogno di prendere in carico ulteriori servizi ma necessitano di un serio riconoscimento di quanto già svolto, che troppo spesso va a supplire le carenze delle amministrazioni locali, strozzate dai tagli delle risorse. La sfida da lanciare è dunque quella di lavorare ad un serio riconoscimento del loro ruolo, in quello che viene svolto, mantenendo però un servizio completamente pubblico per i cittadini che pagano le tasse. Tutto il resto è propaganda e speculazione". "Attribuire ulteriori compiti al mondo del volontariato - continua Meloni - significherebbe mettere in crisi invece un settore la cui coperta è già corta nei tanti fronti in cui sono impegnati. Serve dunque uno scatto di qualità, senza dare lezioni a nessuno o screditando gli avversari. Giusto per ristabilire la verità dei fatti, mi preme evidenziare di essere stata l'unica consigliera regionale, in qualità di vicepresidente dell'Assemblea legislativa, a scrivere al Governo nel periodo del covid per chiedere un riconoscimento economico alle associazioni e ai volontari. Respingo dunque al mittente - conclude - qualsiasi tipo di tentativo di attribuzione di patenti di legittimità, ribadendo che la salvaguardia delle professionalità, della salute e del benessere dei cittadini dovrebbe essere un obiettivo di tutte le istituzioni, invece si continuano a sprecare occasioni preziose".