Foligno: Bancarelle piene, affari magri alla fiera

Bancarelle piene, affari magri. La fiera di San Feliciano richiama ogni anno migliaia di persone, ma non il numero di quanti sono disposti a comprare resta esiguo. Non è più come una volta. L’era dei grandi affari è tramontata. Alla fiera non ci si va più per comprare, ma per curiosità. A dirlo sono gli stessi commercianti, che ieri e oggi non hanno incassato quanto sperato. Colpa della crisi dicono alcuni. Colpa della disposizione delle bancarelle, dicono altri. In tutto erano 250 i banchi allestiti alla fiera, in uno scenario allegro e pittoresco. Abbigliamento, calzature, artigianato, prodotti per la casa, dolciumi e frutta secca, prodotti alimentari tipici della zona, i banchi più presenti. vasto lo spazio riservato ai produttori agricoli, che hanno esposto generi tipici derivanti direttamente dalla coltivazione e dall’allevamento. Gli affari migliori sono stati quelli delle bancarelle gastronomiche. Dolciumi, croccanti e porchetta tirano sempre. Buoni incassi anche per i banchi con prodotti per la casa. Bene anche bigiotteria e borse, anche se in questo caso la Guardia di Finanza di Foligno ha rovinato la festa a molti. Ieri infatti le Fiamme Gialle hanno scoperto e sequestrato 90 capi contraffatti di famose griffe. Contestualmente a questi controlli, gli uomini la comando del capitano Antonio Frascaro hanno attivato anche una massiccia verifica in materia di sicurezza, sequestrando diversi oggetti non conformi al marchio Ce o al codice del consumo.