Foligno. Pavimentazioni nuove e già rotte

Un bollino di vernice spray color rosso vermiglio segna più di 50 pietre -sebbene alcuni commercianti sostengono si tratti di 120 in totale-: sono comunque tantissimi i blocchi in pietra arenaria che a piazza San Francesco sono stati posati dalla ditta incaricata dei lavori già danneggiati e non idonei e che dunque dovranno essere sostituiti alla fine dei lavori, prima che la ditta se ne vada da Foligno. Scagliati, fratturati, bucati o macchiati: i blocchi non hanno superato il collaudo dell’ufficio tecnico del Comune e l’assessore Salvatore Stella è chiaro: “la ditta dovrà consegnare la piazza ripavimentata a regola d’arte, dunque le pietre dovranno essere tutte sostituite”. Non si sa ancora quando e per quanto tempo i lavori torneranno sulla piazza, di certo chi, residente o commerciante, aveva tirato un sospiro di sollievo per la fine del cantiere dovrà sopportare ancora qualche disagio. Intanto anche i tombini sono rotti, con le ruote di auto, camion e persino mezzi cingolati che ci passano sopra ad ogni ora ed è naturale pensare che se anche le pietre un giorno saranno sostituite finché la piazza resterà aperta al traffico veicolare l’usura danneggerà irrimediabilmente la piazza in pochi anni, come accaduto per piazza della Repubblica. Altro cantiere, terminato da circa 4anni, altri guai: in viale Marconi nei pressi del polo scolastico le pietre si spezzano e si frantumano letteralmente attorno alle aiuole, altrove cominciano a scheggiarsi e scagliarsi e l’usura evidente a pochissimo tempo dalla ripavimentazione tradisce o l’uso di materiali scadenti o l’esecuzione non a regola d’arte. Le pietre qua e là galleggiano come se non fossero state ben posate e cementate. Di certo in alcuni tratti le auto qui passano frequentemente e le pietre soggette a stress meccanico cedono. Un lavoro il cui capitolato risale alla precedente amministrazione e del quale l’assessore Stella non essendo responsabile non sa darci i dettagli di spesa né le specifiche tecniche dei materiali utilizzati. Era, questo il I lotto concluso attorno al 2009. Sembra l’altroieri eppure c’è da scommettere che fra qualche tempo anche qui sarà necessario tornare con ruspe e martelli pneumatici.