Foligno. Tra i rifiuti di via Nera pulita due volte l’anno

La protesta dei cittadini di via Nera costretti a trasformarsi in netturbini per sopravvivere al degrado e all’incuria davanti alle loro abitazioni. Che, a sentir Paolo Giglioni, portavoce dei residenti, sarebbero prese d’assedio dal fogliame non rimosso che con la pioggia si trasforma presto in una poltiglia viscida e pericolosa. Solo due volte l’anno (di media, dunque, ogni 170 giorni) i residenti possono contare sulla pulizia della strada, situata al confine occidentale del centro abitato. Due volte l’anno, effettivamente, sembrano un po’ poche anche a chi non si intende di igiene pubblica. Così, esasperati, gli abitanti di via Piave, armati di ramazze e badili, sono scesi in strada e memori del vecchio adagio, “Chi fa per sé fa per tre”, hanno provveduto a ripulire l’area dove insiste, lo ricordiamo, la chiesa di San Giuseppe Artigiano e l’ufficio postale, luoghi pubblici che meriterebbero un più facile accesso. Hanno dunque pulito, gli abitanti della popolosa via. Non senza difficoltà, però, visto che non essendo operatori ecologici di professione non possiedono giocoforza gli strumenti del mestiere. Così succede che, una volta raccolti i rifiuti, non sappiano poi dove buttarli, considerando che la pattumiera domestica non è certo idonea a raccogliere quantità industriali di fogliame. Resta un auspicio, ben espresso dal portavoce Giglioni. Se non cittadini di serie A, che almeno qualcuno pensi e provi a considerarli cittadini di serie B e non solo elettori di una terra di nessuno. ALESSANDRA CRISTOFANI