Foligno, arriva pazzi

Dopo l’arrivo in biancazzurro di Turchi, è un difensore centrale il secondo nuovo acquisto del Foligno Calcio. Si tratta di Jonatha Pazzi, nato nel 1976 a Porto San Giorgio, proveniente dalle fila della Valenzana. Pazzi, che nella sua carriera ha vestito le casacche di Ascoli, Tolentino, Imolese, Fermana e Lanciano, vanta più di 150 presenze tra C1 e C2, con 8 reti realizzate. nel corso della conferenza stampa di presentazione, Federico Cherubini, direttore generale del Foligno, ha voluto sottolineare come l’ingaggio di Pazzi, che ha sottoscritto un contratto biennale, rientri nella politica della Società per riuscire a creare un’ossatura di giocatori esperti. “Siamo felici di aver chiuso questo accordo in breve tempo – ha proseguito Cherubini – perché abbiamo ricevuto dal giocatore garanzie non solo tecniche, ma anche dal lato umano e per quanto riguarda le motivazioni che lo hanno portato a scegliere Foligno”. Motivazioni forti e convinzione della decisione presa anche nelle prime parole da Falchetto di Jonatha Pazzi. “La Società è seria, ha un progetto per il futuro per il futuro che è esaltante”. Pazzi, nelle ultime tre stagioni ha giocato a Valenza Po, proprio agli ordini di Giovanni Pagliari, che ora ritrova qui a Foligno. “Stimo molto il Mister, ha delle enormi qualità, sia umane che tecniche. E’ una persona trasparente che si fa molto apprezzare”. Il centrale difensivo ha già giocato, per due anni, con Bisello Ragno, quello che potrebbe essere il suo compagno di reparto anche nella prossima stagione. Pazzi, in conclusione, ha voluto spendere anche due parole sulle sue condizioni fisiche: “Vengo da un anno travagliato a causa di un infortunio, ma ormai sono completamente recuperato, visto che sono riuscito a rientrare nel finale dello scorso torneo. La garanzia è proprio Pagliari, che, avendomi allenato nel periodo in cui sono stato fermo, conosce bene la mia situazione, ormai perfettamente normalizzata”. Giuseppe Diotallevi, intervenendo a nome della società, ha voluto evidenziare l’importanza del fatto che il giocatore condivida in pieno il progetto della Società, “poi – ha concluso Diotallevi – sul campo dimostrerà il suo valore”.