Continuano gli incontri del progetto "Legalmente - lo stato siamo noi" promossi dalla Provincia di Perugia. Il primo appuntamento del 2014, che ha visto coinvolti i ragazzi di IV e V dell'Istituto Scarpellini di Foligno, che hanno incontrato Andrea Purgatori, sceneggiatore e giornalista d’inchiesta (nella foto).
A dibattere sul tema, “Cinema e legalità, figure femminili nel cinema di ieri” sono stati: l’Assessore provinciale alla cultura, alle politiche giovanili e alle pari opportunità, Donatella Porzi, il Dirigente scolastico, Giovanna Carnevali e l’Assessore comunale di Foligno all’istruzione, Rita Zampolini. Coordina Maddalena Santeroni (associazione Amici dell’Arte a valle Giulia di Roma). Dopo un breve saluto del Dirigente Carnevali, che ha spiegato come sia importante la ricerca della ‘verità’ anche attraverso il buon esempio che gli operatori tutti della scuola devono dare ai ragazzi, a parlare è stata Donatella Porzi: “Credo che questo sia un tema – ha affermato Porzi – di assoluta incisività e rilevanza perché il cinema e il giornalismo d’inchiesta sono mezzi capaci di “raccontare” la durezza e la crudeltà dell'ampio fenomeno dell'illegalità. Passando dalle testimonianze, scritte e orali, sulla mafia e le stragi alla ricostruzione delle stesse vicende attraverso i linguaggi delle immagini e delle sceneggiature, si cambia registro, il coinvolgimento e l'emotività dello spettatore sono chiamati in causa in prima persona. Nello specifico Purgatori, è stato coautore di grandi fiction come La Piovra 5 e di sceneggiature cinematografiche come ‘Il muro di gomma’, ‘Il giudice ragazzino’ e ‘L’industriale’ solo per citarne alcune, nei quali ha potuto far valere le sue capacità giornalistiche per cercare di dipanare pagine molto drammatiche della storia italiana più recente. Nella sua vasta produzione, Purgatori ha potuto centrare anche il tema del ruolo che, nei fatti di criminalità organizzata, hanno esercitato, a vari livelli di protagonismo, le stesse donne, da semplici “gregarie” dei loro compagni a “sostitute” a tutto tondo degli uomini nei casi imposti da prigionia o latitanza dei boss”. “Sono un uomo fortunato – ha detto Purgatori - perché nella vita ho sempre fatto quello che mi piaceva, passando dal giornalismo al cinema. I miei film non hanno mai fatto grandi incassi ma credo che abbiano segnato la storia degli ultimi 50 anni. Il faro che mi ha sempre guidato in questo lavoro è la passione, la voglia di raccontare storie che emozionano senza la pretesa di educare lo spettatore. I film servono a non far morire la memoria e raccontano la storia di un paese. Sul tema della mafia la fiction che segnò una svolta epocale fu “La Piovra” che ha letteralmente ‘sbattuto in faccia’ alla gente, attraverso la televisione pubblica, questo spinoso argomento”. Sul tema della figura della donna nel cinema di ieri, Purgatori spiega: “Si è partiti dalla donna cornice, diavolo ma anche demonio, degli anni 50, tutti ricorderete le magistrali interpretazioni di Monica Vitti; poi c’è un buco di 30 anni e l’arrivo della donna bella, oggetto del desiderio. Nel cinema attuale si sta facendo largo la figura di una donna problematica, cervellotica quasi incomprensibile”. Zampolini ha ricordato la continua collaborazione con l’associazione “Libera” sul tema della mafia e che, a questo proposito, “sono state intitolate – conclude Zampolini - due piazze a personaggi morti per mano della stessa come Falcone e Borsellino”.
Foligno/Spoleto
11/01/2014 16:12
Redazione