Foligno, prof a luci rosse, spunta un video hard

Sfilata di testimoni stamattina nell’aula di giustizia del palazzo folignate dove si è celebrata una nuova udienza dibattimentale del processo a carico di un ex professore di discipline giuridiche ed economiche in un istituto superiore cittadino accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Secondo la tesi accusatoria, l’uomo, un sessantenne originario di Spello ma residente a Capitan Loreto, avrebbe costretto una giovane di nazionalità rumena, d’età compresa tra i venti e i venticinque anni, con la quale conviveva more uxorio, a prestazioni sessuali a pagamento. A denunciare il docente la giovanissima straniera che ai carabinieri della stazione di Spello aveva raccontato delle vessazioni costretta a subire tra il luglio del 2002 e il mese di marzo del 2003. I sette carabinieri, presenti oggi in aula in veste di testimoni, al giudice monocratico del tribunale, dottoressa Ombretta Paini, hanno riferito d’aver rinvenuto nella casa in cui i due convivevano un filmato amatoriale, poi diffuso per la pubblica visione in una videoteca di Spello, che immortalava le performances sessuali della giovane. Tra le prove raccolte anche un plico di ventidue fotografie che ritraggono la rumena sia con i clienti che con il convivente-sfruttatore. Nel verbale di sommarie informazioni sarebbe poi emersa la circostanza secondo la quale i clienti avrebbero pagato una cifra di circa venti euro a prestazione. Rinvenuta anche un’agendina-tariffario sulla quale sarebbero stati annotati orari e appuntamenti. Il magistrato, alla presenza del pubblico ministero Francesco Fiorelli, ha rinviato il procedimento penale al prossimo 30 maggio, udienza fissata per l’esame della parte offesa. Il docente, così come stabilito dalla pena edittale prevista dal codice, rischia la reclusione fino a quindici anni.