“La vicenda ‘farmacie e favori’ in Umbria, emersa grazie ad un lungo lavoro di indagini della Procura di Perugia, ha fatto venire a galla pratiche che potrebbero anche essere state adottate in altre circostanze, al fine di favorire in maniera sistematica alcuni operatori sanitari accreditati o facendo ottenere autorizzazioni a taluni esercizi privi dei requisiti richiesti dalla legge”.
È quanto sostiene il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, in merito alla vicenda che vede coinvolte una decina persone, per le quali la Procura ha richiesto un rinvio a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione, come truffa, abuso d’ufficio, falso e concussione.
“Condotte penalmente rilevanti – prosegue Gallinella – le quali, oltre a possedere idoneità lesiva del diritto alla salute dei cittadini, sono pesantemente pregiudizievoli per le casse della sanità pubblica dell’Umbria. Una vera e propria truffa sia ai danni della Regione, sia ai danni di regolari gestori di case di cura, per cui la Procura ha ravvisato anche la sussistenza dell’associazione per delinquere. Infatti, attraverso ‘atti amministrativi illeciti’, sarebbe stato gestito il servizio di accreditamento e valutazione qualità della Regione, favorendo così in maniera sistematica alcuni operatori sanitari accreditati o facendo ottenere autorizzazioni a taluni esercizi privi dei requisiti richiesti dalla legge. Emerge quindi che la Regione Umbria sia parte offesa, non solo alla luce di come sarebbe stato gestito il Servizio accreditamento, ma anche per una delibera della Giunta regionale, riguardante la creazione di un centro per la valutazione delle sperimentazioni che avrebbe dovuto prendere il posto del Ceas (l’organismo indipendente che svolge una funzione pubblica fornendo pareri necessari per la sperimentazione clinica dei medicinali), che sarebbe stata ‘alterata dopo l'approvazione’. L’auspicio – incalza Gallinella – è che la Regione Umbria si costituisca parte civile, poiché la spinosa vicenda ci fa capire la necessità di misure e controlli più stringenti in materia. A tale proposito, ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute, pur nel rispetto dell’autonomia regionale in ambito sanitario, affinché assuma iniziative dirette volte a controlli più efficaci sull’individuazione dei requisiti delle strutture sanitarie, sulle procedure di assegnazione delle autorizzazioni dei posti letto delle residenze di cura, nonché sulle concessioni per la tenuta dei depositi farmaceutici. Un ringraziamento particolare – conclude Gallinella – va ai Nas per l’impegno profuso e alla Procura di Perugia che, con coraggio e con rigore, ha condotto le indagini che hanno così permesso di smascherare un sistema collaudato di favoritismi, a scapito della collettività”.
Perugia
24/09/2018 09:28
Redazione