Chiede interventi urgenti per fronteggiare gli effetti dell'ondata di caldo sui detenuti, definendoli "tra le persone maggiormente colpite", il garante dei detenuti della Regione Umbria Giuseppe Caforio. Che ha scritto ai vertici degli Uffici giudiziari e alle Istituzioni. "Il versante della tutela dei diritti fondamentali rimane sempre la priorità della nostra società civile, che trova nella gestione delle carceri un esempio concreto di valutazione del loro rispetto e attuazione" sottolinea. Caforio rileva che i detenuti sono "costretti spesso in celle piccole e affollate a dividere il loro spazio con numerose persone". "Si rende, quindi, necessario quanto urgente - sottolinea - adottare interventi volti a ridurre gli effetti del caldo record in carcere e ad alleviare il pesante disagio delle persone ristrette, tenuto conto anche dell'assenza di docce nelle camere detentive di alcuni reparti o istituti umbri e dei recenti lavori di ristrutturazione in Toscana che hanno generato maggiore sovraffollamento in Umbria". Il garante chiede in particolare che venga "favorita l'attuazione di misure specifiche come la sospensione delle ore d'aria dalle 13 alle 15 e il loro spostamento nel tardo pomeriggio; la rimodulazione degli orari di permanenza all'aria aperta, evitando le ore più calde e valutando lo slittamento in avanti delle ore d'aria pomeridiane; l'apertura delle porte blindate delle camere detentive nelle ore notturne per implementare la circolazione dell'aria ed ottenere maggior refrigerio; l'eliminazione di schermature e pannelli in plexiglass sulle porte di accesso delle camere detentive o sulle sbarre delle finestre esterne; il collocamento o il potenziamento, nei cortili di passeggio, di punti idrici a getto o di nebulizzatori; la possibilità di acquistare, tramite l'impresa di mantenimento o la lista della spesa, ventilatori a batteria di dimensioni ridotte; la possibilità di fare la doccia anche durante le ore notturne".