Gli antichi Umbri vivono ancora: prima edizione del premio indetto dal quartiere S.Giuliano

Un premio di studio che renda attuale, vissuta e partecipata la storia antica della città. E in particolare, che faccia (ri)scoprire agli studenti il più importante testo di tutta l'Italia antica: le Tavole Eugubine. È questo il senso del premio "Gli antichi umbri vivono ancora", presentato ufficialmente ieri nella sede del quartiere San Giuliano dal presidente, Francesco Pascolini, insieme all'assessore alla Cultura Augusto Ancillotti e ai rappresentanti degli istituti superiori coinvolti: il dirigente David Nadery e la professoressa Anna Rita Smacchi per l'istituto "Cassata-Gattapone", e la professoressa Rosanna Rosi per il polo liceale "Mazzatinti". «Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa perché ci siamo accorti di una lacuna nella conoscenza popolare - ha spiegato Pascolini - e la nostra associazione si vuole porre come anello di congiunzione tra i ricercatori e i cittadini eugubini». Uno stimolo all'approfondimento che parte dalle scuole, che saranno le protagoniste del premio di studi con più di 300 studenti coinvolti, oltre 100 al "Mazzatinti" e circa 240 al "Cassata-Gattapone". Due le fasi del concorso: tra novembre e gennaio, si svolgeranno due cicli di incontri di formazione per i ragazzi, tenuti da docenti e appassionati della storia degli antichi Umbri. Quindi partirà la realizzazione delle opere, che potranno essere di ogni tipo: letterarie, artistiche, artigianali, multimediali. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro fine marzo e ad aprile la giuria, presieduta dallo stesso Ancillotti, decreterà i vincitori.