Una giornata interamente dedicata al Palio è quella che ha messo in campo a Gualdo Tadino l’Ente Giochi de le Porte per sabato prossimo 13 settembre. L’occasione della presentazione del Palio realizzato da Luciano Tittarelli sarà arricchita da un momento in cui sarà la musica a guadagnare il centro della scena. Infatti l’Ente ha accolto la proposta del Comitato soci Coop di organizzare per l’occasione un appuntamento dell’edizione 2008 di D’Umbrianticamusica, Festival internazionale di musica antica nei luoghi storici dell’Umbria. Il programma della serata prevede quindi alle 18 presso la monumentale Chiesa di San Francesco il tradizionale appuntamento con l’anteprima del Palio, occasione durante la quale saranno sollevati i veli sull’opera di Luciano Tittarelli, pittore gualdese e docente dell’Accademia delle Belle Arti di Perugia. Un Palio che a detta di chi gli ha potuto dare una sbirciata è di notevole impatto emotivo. Seguirà quindi il corteo che condurrà il Palio nella cappellina di San Michele arcangelo, cui è dedicato, all’interno della cattedrale di San Benedetto. Dopo un momento conviviale, alle 21.30 sarà la volta del concerto organizzato dal Comitato soci Coop di Gualdo Tadino in collaborazione con l’Ente Giochi e il Comune di Gualdo Tadino sempre presso la monumentale chiesa di San Francesco. D’Umbrianticamusica, rientra nel festival che l’ Associazione Manifestazioni Storiche dell’Umbriapresenta nelle città umbre sede di manifestazione storica in collaborazione on la Regione dell’Umbria, le Province di Perugia e Terni, le Amministrazioni Comunali. In cartellone nell’appuntamento gualdese è un concerto dell’ Ensemble Orientis Partibus, formazione di derivazione umbra con alle spalle un lungo curriculum in campo nazionale ed internazionale. Ensemble Orientis Partibus D'un bel matin d'amore - La musica nelle corti europee tra Umanesimo e Rinascimento è il titolo del concerto gualdese, che sarà valorizzato anche dalla chiesa di San Francesco che lo ospiterà. Tra XV e XVI secolo la musica e le arti acquistano un ruolo di primissimo piano nelle corti europee, dove i signori si fanno mecenati di letterati, artisti e musicisti, accogliendoli, proteggendoli, commissionando loro lavori. Le arti e la letteratura sono parte integrante della vita di corte, la musica viene coltivata in ogni suo aspetto: dal canto al ballo, all’esecuzione strumentale. L’iconografia del tempo mostra una grande quantitàdi strumenti e gruppi musicali intenti ad accompagnare ogni momento della vita dei nobili del Rinascimento. Baldassarre Castiglione, ne Il Cortegiano, scrive che al giovane cortese si conviene saper cantare, accompagnarsi con la viola e il liuto. Di questi secoli sono le stampe di una vastissima quantità di trattati, che affrontano ogni aspetto della musica, dalle proporzioni tra i tempi all’accordatura degli strumenti, dal contrappunto alla didattica strumentale e, parallelamente a questi, le biblioteche principesche si arricchiscono di preziosi codici musicali, tramandati in un repertorio vastissimo, composto sia da complicate polifonie di maestri fiamminghi, destinate soprattutto ai musicisti professionisti, che da polifonie più facilmente eseguibili e melodiche, destinate proprio al sollazzo dei nobili signori. E’ proprio da questo repertorio di frottole, barzellette, strambotti e danze strumentali che l’Ensemble Orientis Partibus ha tratto un programma che saprà certamente far rivivere l’atmosfera giocosa e cavalleresca delle corti italiane, grazie anche all’uso di strumenti, fedeli ricostruzioni di quelli del tempo.
04/09/2008 16:28
Redazione