«Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’accordo raggiunto per l’area della Rocchetta e della Valle del Fonno. È un passaggio importante che restituisce speranza e prospettiva a un tema che ha segnato per anni la vita e l’identità della nostra città».
Così il gruppo consiliare Rifare Gualdo, commentando l’intesa tra Regione Umbria, Comune di Gualdo Tadino, Rocchetta S.p.A. e Comunanza Agraria Appennino Gualdese.
«Lo avevamo detto in campagna elettorale, in ogni incontro e in ogni occasione pubblica – ricordano da Rifare Gualdo –: non servivano né referendum né commissari ad acta. Bastava la volontà di sedersi intorno a un tavolo e mettere le persone giuste nei posti giusti. La soluzione era già scritta nel buon senso e nella legge. Bastava rispettarla».
Il gruppo spiega che la vicenda è stata a lungo ingarbugliata da pregiudizi e contrapposizioni che hanno finito per allontanare la verità più semplice: «La titolarità di quei terreni è e resta in capo alla Comunanza Agraria, che rappresenta l’intera cittadinanza gualdese. Sono terre collettive, gravate da uso civico, e come tali sono inalienabili, indivisibili, inusucapibili e incomprimibili, così come sancito dalla legge 168. È sempre stato chiaro che senza i legittimi proprietari – cioè la comunità gualdese attraverso il proprio ente rappresentativo – non si sarebbe potuto fare nulla. Bastava prenderne atto fin dall’inizio».
Da Rifare Gualdo arriva anche una riflessione sul piano politico: «Per troppo tempo si è preferito negare o aggirare questo principio, alimentando tensioni e contrapposizioni che non hanno portato da nessuna parte. Alcuni hanno faticato a riconoscere il ruolo della Comunanza, ma oggi quel riconoscimento è arrivato, perché la realtà, prima o poi, si impone. Una realtà che ci dice che quelle terre appartengono ai gualdesi».
Il gruppo sottolinea anche l’approccio costruttivo che intende mantenere: «Non ci interessa chi porterà a termine questo percorso, non è una questione di destra o di sinistra, è una questione di rispetto per la città e per la sua storia. A noi interessa che la Rocchetta torni davvero ai gualdesi, che quell’area ritrovi dignità e diventi un simbolo di rinascita e di futuro.
Speriamo che l’accordo vada a buon fine e, soprattutto, auspichiamo la minor cementificazione possibile. Ciò che ci sta a cuore è il ripristino ambientale e paesaggistico della Valle del Fonno, non la riqualificazione di vecchi capannoni che non sono mai stati nella disponibilità della cittadinanza. Per questo – concludono da Rifare Gualdo – ribadiamo che la priorità deve essere la tutela del territorio, non nuovi interventi edilizi che rischiano di snaturare un’area che va invece recuperata alla sua funzione naturale e collettiva».
«Oggi si apre finalmente una pagina nuova. È il momento di lasciarsi alle spalle le divisioni, di lavorare insieme e di restituire alla città un bene che è di tutti. Noi ci saremo, come sempre, dalla parte del dialogo, della legalità e di Gualdo Tadino».
Gubbio/Gualdo Tadino
10/10/2025 19:53
Redazione