Gubbio:Dieci punti per rendere la città più bella

GUBBIO - Dieci punti per rendere Gubbio "ancora più bella, ancora più larga, ancora più vivibile". Li hanno presentati Lanfranco Bertolini e Giancarlo Sollevanti dell'Associazione Vicoli Chiusi al sindaco Goracci e alla giunta. Scopo: "restituire agli eugubini luoghi sottratti e percorsi affascinanti, al fine di dare al centro storico altri valori e maggiore vivibilità. Nonostante 15 anni di delusioni e di mancati riscontri ad alcune nostre proposte - scrivono Bertolini e Sollevanti nel documento - siamo qui a sperare, a proporre, a sollecitare". L'apertura del vicolo del Bisogno, come percorso pedonale di accesso al sistema di vicoli Carbonana e Bellini; la valorizzazione e la sistemazione del percorso alto dei vicoli che si incentra su via Galeotti e via della Ripa; la riapertura della suggestiva scalinata che da via Galeotti porta a via della Ripa; la realizzazione dell'ipotesi "piazzetta del teatro", sono solo alcune delle proposte avanzate dall'associazione. E ancora la riapertura del vicolo chiuso di via Antonini; l'organizzazione del percorso basso dei vicoli, oggi in grave stato di degrado, al fine di realizzare una trasversale che permetterà di muoversi a piedi e in bicicletta da un quartiere all'altro della città; la valorizzazione nonché la riapertura delle Logge dei Tiratori; la pavimentazione e la riqualificazione di Piazza S. Pietro e la realizzazione di un collegamento pedonale con la zona del viale della Rimembranza e del Giardino Martiri di Nassiriya, la riapertura del vicolo chiuso che fiancheggia l'edificio dell'ex Seminario al fine di collegare Piazza Bosone con il parcheggio del Seminario; lo sblocco della questione del vicolo del Solitario, fatto oggetto di un processo di trasformazione edilizia ancora fermo. "Già durante la campagna elettorale l'associazione aveva scritto ed aveva trovato le risposte di tutti i candidati a sindaco. Ora - scrivono Bertolini e Sollevanti - crediamo che sia arrivato il momento favorevole per ricostruire la città nella sua forma più alta ed originale, nei suoi percorsi più suggestivi così come nella sua grande capacità di offrire i suoi beni culturali e la sua energia educativa in un sistema museale diffuso di grande livello, che valorizzi la ricchezza e l'unicità delle nostre architetture".