Gubbio, Gola del Bottaccione: erba alta e sterpaglie nelle aree adibite a ristoro

Erba alta, sterpaglie, sentieri quasi impercorribili e l'acqua del laghetto ormai stagnante. Non è un belvedere quello che si presenta in questo periodo a chi dovesse percorrere a piedi la strada della Gola del Bottaccione. In particolare nell'area verde attigua al laghetto artificiale che si trova all'inizio del condotto medioevale. Uno spazio che in passato era adibito a pic nic e ristoro, con tavoli e panche di legno, piccoli camminamenti e uno scorcio ambientale decisamente gradevole. La manutenzione della zona era affidata alla Comunità Montana, ente di cui ormai si sono perse le tracce tra annunciate soppressioni e personale dirottato su altre sponde amministrative. Il passato è passato. Il problema piuttosto è il presente manutentivo, che nel caso specifico riguarda questo pertugio verde del Bottaccione ma più in generale molte altre zone del territorio un tempo di appannaggio della Comunità Montana e ora abbandonate a se stesse, salvo trovare qualche anima volontaria di buona lena e sano spirito capace di surrogare l'assenza dell'ente pubblico. Lo stesso Bottaccione in passato è stato curato da sapienti mani private. E probabilmente bisognerà attendere il loro nuovo intervento per veder sparire l'erba alta. Due fattori potrebbero accelerare le procedure: l'imminente Trofeo Fagioli che tra 10 giorni tornerà a rombare su questi tornanti, con relativo seguito di pubblico. E in secondo luogo la realizzazione con restauro e ristrutturazione, del passaggio pedonale lungo il condotto medioevale che attraversa le faglie del Bottaccione. Lavori che stanno procedendo e che sono destinati a dare impulso anche alla frequentazione turistica del luogo, di indubbia valenza naturalistica e scientifica. Sperando però di non ritrovare anche in futuro questo spettacolo tutt'altro che attraente.