Gubbio. Per salvare i finanziamenti Puc 2 sull'ex ospedale serve piu’ "privato"

Si è parlato principalmente di Puc2 nella seduta del consiglio comunale di Gubbio . Nelle sue comunicazioni ad apertura dei lavori il sindaco Goracci ha infatti informato la massima assise cittadina della fase difficile e di stallo che oggi interessa l’iter del progetto “Nova civitas: riconquistare la centralità” il cui nucleo centrale è rappresentato dalla riqualificazione della struttura settecentesca dell’ex ospedale di piazza 40 martiri . Riqualificazione e trasformazione in una struttura turistica-ricettiva per circa 4430 mq dell’immobile. Nessun soggetto privato si sarebbe fatto avanti per affiancare il pubblico, “conditio sine qua non” per ottenere il 20% del finanziamento totale stanziato dalla Regione, 6 milioni e 570mila euro e previsto per la collaborazione. Troppo oneroso per i privati , essere solo dei concessionari della struttura per 50 anni e pagare un canone al comune di 220mila euro l’anno più l’inevitabile accensione di un mutuo che insieme farebbero lievitare i costi da sostenere intorno al milione annuo. E soprattutto il comune non è ancora proprietario dell’immobile altra conditio sine qua non per poter dare il via all’intero progetto. Deve acquistarlo dall’Asl per una cifra che si aggira attorno ai 12 milioni di euro, secondo la stima fatta dall’allora direttore generale dell’azienda sanitaria Panella , cifra che il comune ovviamente non possiede. Per salvare il salvabile e continuare comunque a sostenere il progetto principale, anche perché i tempi sono ormai strettissimi, si parla di giorni, e si rischierebbe di veder vanificato l’intera operazione, una soluzione ci sarebbe, ha proposto il sindaco. Da semplici concessionari i privati, almeno quelli che hanno presentato un interesse per il mega albergo , potrebbero diventarne proprietari per il 15-20% della struttura. Proposta accettata come unica alternativa possibile da Daniela Fecchi di rifondazione comunista, da Bartolini di sinistra democratica , e da Baldinucci dei verdi, proposta da valutare e da verificare per il pd che ha seguito e contribuito al progetto del puc e per i socialisti, rispettivamente con gli interventi di Smacchi, Guerrini e di Bonci, inaccettabile e ingestibile per Faramelli del pdl l’intero progetto dell’albergo nell’ex ospedale , meglio un museo. Intanto il consiglio comunale ha approvato all’unanimità, lo schema dell’accordo di programma tra regione e comune per il puc 2 , di fatto dando mandato ufficiale al comune all’acquisto dell’immobile dell’ex ospedale . Da segnalare l’uscita dal gruppo di Sinistra unita del consigliere Bocci che ha rassegnato anche le dimissioni della terza commissione consiliare per aderire al gruppo misto.