Ancora una presenza istituzionale nella seconda giornata della Scuola di Formazione del Pdl al Park Hotel ai Cappuccini. Dopo Gianfranco Fini di ieri, il cui intervento è stato al centro del dibattito politico nazionale, oggi tocca al presidente del Senato Renato Schifani portare il proprio saluto nella seduta dei lavori dedicata a "Nord e Sud" di questa mattina. Previsti gli interventi di ALfano, Fitto, Rotondi e Vito. Nel pomeriggio si parlerà invece de "La persona al centro della politica e del governo", con i ministri Brambilla, Brunetta, Carfagna, Gelmini e Sacconi.
La giornata di al Park Hotel "Ai Cappuccini" ha dunque ospitato uno degli interventi più duri degli ultimi tempi da parte del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha severamente respinto le critiche ricevute nelle ultime ore per le prese di distanza da alcune posizioni del premier Berlusconi.
''Nel Pdl bisogna discutere e confrontarsi come si conviene ad un partito complicato, complesso e plurale con il 45% dei consensi''. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso del suo intervento alla scuola di formazione del partito a Gubbio. ''Non sono folle, rifiuto l'immagine di 'compagno travestito', non punto al Quirinale (peraltro l'attuale Capo dello Stato rappresenta una delle poche garanzie in questo momento della politica) e non ho frequentazioni con grembiulini e compassi - ha detto replicando alle recenti critiche, l'ex leader di An - ma cio' nondimeno occorre un cambio di passo e ci deve essere maggiore coerenza fra cio' che si dice e cio' che si fa''. Il presidente della Camera ha poi confermato il suo diritto ad intervenire sulle questioni politiche all'ordine del giorno (''se non pubblicamente dove?'', si e' chiesto) ed ha invitato gli organi dirigenti del Pdl ha pensare meno agli organigrammi e piu' ad alimentare il confronto sui problemi che interessano il paese, anche ''riunendo piu' spesso la direzione del partito''. Rivolto poi a Berlusconi (''di cui nessuno intende mettere in discussione la leadership''), Fini lo ha invitato a ''guardarsi bene dai 'proditores' che sostengono che tutto va bene e poi, quando lui non sente, dicono il contrario''.
Aveva cercato un approccio diplomatico Sandro Bondi in apertura: "Se Tremonti e Berlusconi hanno saputo guidare il timone del governo con la crisi economica e' perche' hanno dimostrato di avere un'idea vera dell'Italia. Sappiamo che il Paese ha bisogno di riforme per superare ritardi, ma questa consapevolezza si accompagna in noi con la fiducia nel popolo italiano. La crisi ha dimostrato che il nostro sistema sociale, i valori,la nostra tradizione e il tessuto multiforme del territorio ha dato vita ad una struttura piu'' robusta e sana di quanto noi stessi vogliamo ammettere''. ''C''e'' un principio intorno a cui puo'' nascere una nuova Italia?'', si chiede Bondi che subito prosegue: ''Si'', a mio avviso c'e' e bisogna dare atto alla Lega di averlo posto al centro dibattito. Questo principio ispiratore e' il federalismo, che per noi e' principio di unita' e valorizzazione delle diversita'. Non una disunione del Paese''.
Nel tardo pomeriggio hanno raggiunto Gubbio e la Scuola PDL anche i ministri La Russa, Frattini e Scajola. Mentre Verdini ha chiuso con una battuta al veleno nei confronti di Fini: "Non voglio un premio ma nemmeno un cazziatone - ha dichiarato il coordinatore PDL - Il Pdl e' nato il 27 marzo ed abbiamo avuto davanti quattro mesi pieni. Ci sono state le elezioni amministrative, europee ed il referendum, quindi qualche luogo di discussione c'e' stato. Non e' che abbiamo giocato a carte".
Gubbio/Gualdo Tadino
11/09/2009 08:44
Redazione