Collegare luoghi di straordinaria importanza religiosa, attraverso il ripristino e il miglioramento di alcune strade rurali intorno al centro di Gubbio: è l'obiettivo di alcuni lavori attivati dalla Comunità Montana Alto Chiascio. Il perno del progetto è la strada comunale di S. Ubaldo che collega il centro storico di Gubbio con la basilica tanto cara agli eugubini, un percorso di circa 2000 mt. a tutti noto come gli stradoni del monte; la Comunità Montana realizzerà la ricostruzione dei muri a secco che delimitano a monte gli stradoni.
Con questo intervento, l'ente comprensoriale - dice una nota - "intende recuperare un angolo di grande valenza paesaggistica da cui è possibile ammirare scorci panoramici unici, che si affacciano sul centro storico di Gubbio e sull’altopiano sottostante". Con il ripristino di alcuni tratti di sentieri la Comunità Montana riuscirà a collegare il monte Ingino ai conventi di S. Ambrogio, S. Girolamo ed alla chiesa della Madonna del Sasso, importanti luoghi di culto e interessanti mete storiche . Un vecchio tracciato adiacente le mura urbiche permetterà l’accesso anche all’ acquedotto medioevale che corre lungo la gola del Bottaccione che è sicuramente uno dei percorsi piu suggestivi del territorio comprensoriale. L’ intervento, prevederà un percorso pedonale di larghezza media di mt 2 con fondo in piertrisco sul quale verranno seminate essenze rustiche al fine di ridurne l’impatto visivo. Il percorso sarà delimitato da cordolature e balaustre rustiche. E’ previsto inoltre anche la valorizzazione delle superficie boscata circostante.
La vera novità dell'intervento è l’ opera di illuminazione proposta e finanziata dall’Università dei muratori di Gubbio lungo gli stradoni che punta a garantire la massima fruibilità dell'area.