Gubbio: docenti a lezione di tecniche mnemoniche

GUBBIO - La buona memoria non è tutto ma certamente è, soprattutto per gli studenti, una marcia in più. Che fare, allora, se non si appartiene a quella sparuta minoranza che può far affidamento su una memoria alla "Pico della Mirandola", capace, beato lui, di mandare a memoria lunghi brani di classici italiani, greci o latini senza difficoltà? Rassegnarsi, oppure ripiegare al bisogno su foglietti e fogliettini opportunamente nascosti nei posti più disparati? Niente di (o non solo) tutto questo. Perché la memoria, in parte, si può stimolare. Secondo gli esperti del metodo "Memo training" di Roma, protagonisti di un corso sulle tecniche di apprendimento rapido rivolto ai docenti dell'Itis "Cassata" di Gubbio e della scuola media "Mastro Giorgio" che si conclude oggi, abitualmente si utilizza solo il 30 per cento delle potenzialità del nostro cervello e, dunque, della memoria. "Le tecniche da noi insegnate - ha spiegato Giovanni di Leone del "Memo training" - prendono spunto proprio dagli insegnamenti di Pico della Mirandola e di altri pensatori del passato come Galileo Galilei, Leonardo da Vinci e Giordano Bruno". Per i docenti eugubini quindi un corso full immersion di tre giorni di mnemotecniche, dai metodi di lettura veloce, alle mappe mentali per far funzionare al massimo le combinazioni, le interconnessioni e i processi del pensiero che, secondo alcuni ricercatori, hanno un numero che è superiore agli atomi dell'universo. Con l'obiettivo di trasferirle poi agli alunni. "Noi auspichiamo di organizzare un corso anche per gli studenti delle quinte classi che l'anno prossimo saranno chiamati a sostenere l'esame di maturità, - ha dichiarato la professoressa Cecilia Tabarrini, preside dell'Itis "Cassata" - un corso basato non solo sulle tecniche di memoria ma anche sulle tecniche di ripasso. Visto però il costo notevole sarebbe necessario coinvolgere anche i genitori degli alunni affinché contribuiscano al progetto". A.P.