E' stato il simbolo tecnico degli anni aurei della pallacanestro eugubina a metà anni 90', tra campionati di vertice, derby e scontri playoff epici e palestra Polivalente sempre gremita e colorata a festa: parliamo di Boris Sinkovic, allenatore globetrotter ancora in gran forma a dispetto delle 91 primavere, tornato da Zagabria a Gubbio per qualche giorno accolto dagli amici storici del quartiere di San Martino, dove il tecnico croato risiedeva e celebrato da tantissimi ex dirigenti, allenatori e giocatori di quell'immortale Basket Gubbio.
"Ho trovato sempre lo stesso bellissimo ambiente - dichiara Boris a TRG - amici sempre uguali, come se questo tempo non fosse mai passato, le amicizie vere sono e rimangono per sempre. Quel periodo è stato fantastico, dopo un camp e una chiacchierata con Vincenzo Cacciamani e Cesare Minelli ho subito deciso di restare ad allenare qui: la squadra era composta quasi totalmente da ragazzi di Gubbio e anche chi non lo era, lo diventava. A Gubbio è importante l'amicizia, la Festa dei Ceri e il lavoro, poi veniva la pallacanestro: io credevo di poter ambire ad un livello più alto, quando ho capito che non era possibile ho accettato questo e vissuto comunque annate stupende. Ho girato il Mondo, ma Gubbio è sempre nel mio cuore in maniera speciale come nessun altro luogo dove sono stato".
L'intervista a Boris Sinkovic stasera nel Tg Alto Chiascio