Gubbio: il Consiglio comunale salta per mancanza del numero legale

Per la terza volta nel giro di poche settimane manca il numero legale ed il consiglio comunale di Gubbio viene sospeso. In 12 sono rimasti all’appello del presidente Pecci (ne servivano 13 per la validità della seduta) tutti della maggioranza, ma , con due assenti, il numero legale non era garantito. Tutti a casa con alcuni, Vantaggi, Pierotti, Menichetti, Martinelli, Ruspi e Cerbella che hanno già dichiarato di rinunciare al gettone di presenza. Dunque oggi pomeriggio la sala consiliare si presentava con scranni vuoti, consiglieri comunali in attesa del termine della lunghissima riunione dei capigruppo, durata quasi un’ora. Al primo appello, con le opposizioni nei corridoi, in 11 erano presenti. Dopo un quarto d’ora nuovo appello, con Nicola Aloia tornato presente. Nemmeno questo è bastato. Determinante, questa volta per l’assenza, è stata la scelta di Pasquale Di Bacco rimasto fuori dall’aula (decisione che ha causato una non celata amarezza nel sindaco). Renzo Menichetti in apertura aveva annunciato l’abbandono degli scranni; motivo, una polemica con il presidente dell’assise. Il consigliere del Pd aveva infatti chiesto una dichiarazione spontanea di Pecci sui due documenti che ne chiedono le dimissioni, uno di questi con 9 firme in calce, delle opposizioni, uno a firma di Menichetti stesso. “Servono almeno dieci firme per la discussione, ed i due documenti non sono cumulabili, quindi questo argomento non è all’ordine del giorno” la replica di Pecci. Una vicenda che ha finito per condizionare poi l’andamento dell’intera seduta. E’ saltata così l’attesa discussione sul documento di Giunta in materia di farmacie (anticipato dal Sindaco Guerrini ai microfoni di TRG nei giorni scorsi con la novità della nuova farmacia a Cipolleto): domani era prevista la consegna in Regione dell’atto approvato anche dal consiglio comunale per l’apertura di un nuovo servizio a Cipolleto – Ponte d’Assi e non più a Carbonesca.