Gubbio: in mostra diari e fotografie del diplomatico Mazzolini

"Una scoperta che non esito a definire sconvolgente. Una collezione preziosa che ci apre una finestra privilegiata su trent'anni di storia dell'Umbria e d'Italia a cavallo tra le due guerre". Con queste parole il responsabile per la Soprintendenza archivistica dell'Umbria Mario Squadroni ha commentato la mostra "1915-1945. La storia attraverso le memorie del diplomatico eugubino Serafino Mazzolini", allestita presso la galleria di Palazzo della Porta, in corso Garibaldi. Una mostra che propone documenti, in particolare diari autografi, cimeli, fotografie e immagini video legate al diplomatico eugubino che affiancò Mussolini come ministro degli Esteri durante l'esperienza della Repubblica di Salò, ma che prima dell'avvento del fascismo fu giornalista, interventista, monarchico, appassionato promotore di iniziative politiche e culturali, e quindi diplomatico sotto il regime in Sudamerica e in Egitto. Documenti inediti - provenienti dall'archivio di famiglia di Giacomo Monacelli - che raccontano il clima di quegli anni, in gran parte raccolti nel libro "Mussolini e il diplomatico" di Gianni Scipione Rossi, presentato nei mesi scorsi a Gubbio. La mostra è stata promossa dalla Libreria Fotolibri con il patrocinio del Comune e della Biblioteca Sperelliana, ed ha visto alla cerimonia di inaugurazione la presenza del vice sindaco di Gubbio, Renato Albo, del presidente del Maggio Eugubino, Lucio Lupini e dello stesso autore del volume, Gianni Scipione Rossi. "L'ingresso in diplomazia di Mazzolini avvenne nel 1928. - racconta Scipione Rossi - E’ però da Gubbio che Serafino Mazzolini osserva la fine del regime, il governo di Badoglio e l'8 settembre. Il diario di Mazzolini è particolarmente importante sotto il profilo storiografico perché, immune da revisioni e ripensamenti posteriori, chiarisce bene quali fossero clima, sentimenti, paure di quella lunga estate di 62 anni fa". Interessata anche la presenza di Squadroni che non ha nascosto l'interesse della Soprintendenza a promuovere -anche finanziariamente- ulteriori iniziative per valorizzare questo volume prezioso di documenti che raccontano un pezzo importante della nostra storia dagli occhi di un testimone in prima linea.