Il Comune di Gubbio e, in particolare, la Biblioteca Sperelliana e l'associazione Famiglie 40 Martiri, promuovono e organizzano per il “Giorno della Memoria” alcune iniziative rivolte agli studenti delle scuole medie e superiori, per ricordare, per non dimenticare. Previsti, nello specifico, alcuni appuntamenti, tra i quali il 17 e 18 gennaio al Centro Servizi S. Spirito, ci saranno incontri degli studenti delle Scuole Medie e degli Istituti Superiori con Pupa Garribba, Ida Marcherai, Aldo Pavia; mentre il 27 gennaio, giorno ufficiale della manifestazione in tutta Italia, sempre al Centro Servizi S. Spirito ci sarà l’incontro con Gaetano Mastrangeli e Salvatore Cardinale, testimoni dell'Eccidio dei 40 Martiri di Gubbio. « La memoria – sottolineano gli organizzatori - è un possente strumento per capire e per rispondere alle sollecitazioni del presente. La guerra nei Balcani, il Medio oriente in fiamme, il minacciato “scontro di civiltà” dimostrano che l’odio fra le genti e le stragi degli innocenti non sono una pura e semplice eredità di un passato sogno di incubi; e allora, alle nostre menti si affaccia la domanda angosciata: ma sarà sempre così, anzi, sempre più così? La risposta che abbiamo dato a questa domanda era di concludere che la Shoah fosse stata a tal punto mostruosa da risultare incomprensibile, che fosse stata, in una parola, “follia”, sia pure follia criminale: follia degli uomini, follia di un intero popolo, follia di Hitler. E, come tale, irripetibile. Tanto da giustificare l’autentico giuramento con il quale si concludevano tutte le nostre manifestazioni: “Mai più”. Sentiamo però che questo modo di affrontare la memoria non è più sufficiente. La memoria non è, infatti, un supporto magnetico cui attingere dati ma è una funzione attiva della nostra mente, che sa in partenza a quale tipo di dati rivolgere la propria attenzione e quali valori cercare. Il primo si chiama civiltà ed esso significa il procedere del consorzio umano dalla legge del trionfo del più forte a quella del supporto per i più deboli, dalla soppressione del rivale o di quello che si ritiene possa soltanto chiedere alla società senza nulla dare, al principio della solidarietà .Il secondo valore significa valorizzare la varietà umana, la ricchezza delle “altre” culture, delle altre lingue, delle altre Fedi. Esso significa la libera circolazione delle idee, senza opporvi ostacoli, neppure economici. Il terzo valore, infine, indica il dialogo, il confronto, la trattativa, come unici strumenti che possono risolvere i contenziosi umani, proibendo, come reato, qualsiasi ricorso alla violenza. “Memoria” significa allora scavare nel passato in modo selettivo, per cercarvi non tanto le gesta degli eroi sui campi di battaglia quanto gli esempi di solidarietà e di cooperazione; esempi forse rimasti nell’ombra ma non per questo meno rilevanti, forse al contrario. E’ questa infine quella Memoria che può diventare uno strumento di fiducia nel domani. E’ questa che ci accingiamo a celebrare.»
Gubbio/Gualdo Tadino
04/01/2007 06:42
Redazione