Gubbio: la Confcommercio chiede "rispetto" dai candidati

Non un ruolo di semplice "volano", bensì di soggetto attivo, per dare una risposta alle esigenze del mondo imprenditoriale attraverso proposte concrete. È quello che chiedono i commercianti eugubini associati a Confcommercio di Gubbio alla futura amministrazione comunale. Venticinque pagine di proposte, progetti e osservazioni sotto il titolo "Gubbio, la città che vorrei" per ribadire il proprio impegno forte nella vita politica cittadina. "Un ruolo di soggetto autonomo dai partiti - scrivono nel documento - per richiamare l'attenzione su un settore, quello del terziario, ancora lasciato ai margini perché considerato non produttore di ricchezza". Per Confcommercio quindi è necessario in primo luogo dare centralità al turismo, attraverso una strategia completa, sia di progettazione del prodotto che di comunicazione. "Occorre un vero e proprio Piano di Marketing Integrato pubblico/privato - recita il documento - al fine di creare una cultura turistica diffusa tra la popolazione. Il turista non deve essere considerato un 'forestiero' ma un 'concittadino temporaneo'". E sono tanti i fattori individuati da Confcommercio per garantire alla città di Gubbio un turismo competitivo: un contesto ambientale di pregio e salvaguardato, una cucina tradizionale e genuina, le grandi tradizioni e l'artigianato artistico, ma anche la professionalità e la competenza degli addetti ai lavori e un'attenzione particolare verso quei soggetti che fanno sempre più parte del mercato del turismo, come anziani e persone diversamente abili. Ma è soprattutto il centro storico, come riferisce il documento, "la risorsa fondamentale, sulla quale è necessario investire". Creare un sistema adeguato di parcheggi, contenere il costo degli immobili per frenare lo spopolamento, incentivare il ritorno di uffici, banche, scuole, sono solo alcuni degli interventi proposti da Confcommercio. Un altro aspetto di primaria importanza trattato nel documento è la situazione del commercio. L'obiettivo di Confcommercio è quello di "garantire l'equilibrio ora esistente tra piccola e grande distribuzione. La costruzione di ulteriori superfici commerciali, specie se superiori a 2500 mq andrebbe infatti a ledere questo equilibrio. Le autorizzazioni sono troppe - dicono da Confcommercio - la dimensione media dei punti vendita è estremamente ridotta ed il forte turn over altera le regole del mercato". Ed è per tutti questi motivi che Confcommercio chiede alla nuova amministrazione di partecipare alla scelta dell'Assessore alle Attività Produttive e di venire a conoscenza degli eventuali provvedimenti che, direttamente o indirettamente, riguardano gli associati, prima che questi vengano posti all'attenzione della Giunta o del Consiglio Comunale. Insomma, quello che auspica Confcommercio è un ruolo attivo all'interno della vita cittadina. E, nella prospettiva di esercitare in un prossimo futuro un tale ruolo, Confcommercio nel documento ha elencato anche alcuni progetti da porre in atto nel breve periodo. Piano della nuova segnaletica, valorizzazione delle eccellenze culinarie eugubine, partecipazione operativa alle politiche tariffarie dei vari tributi ed imposte comunali, installazione di impianti di sorveglianza all'interno dei centri commerciali. È da questi presupposti che dovrà partire la nuova amministrazione comunale.