Non tarda ad arrivare la replica della Lega di Gubbio alla critica avanzata dal sindaco Stirati nel corso della conferenza stampa di ieri, quando ha ricordato di essere stato apostrofato da alcuni come "dittatore" e di aver subito anche gli strali del partito di Salvini per le eccessive restrizioni, salvo poi essere criticato per quanto accaduto il 15 maggio in centro storico: "Prima ero un dittatore, poi avevo fatto troppo poco. Qualcuno deve mettersi d'accordo con se stesso" ha commentato il primo cittadino.
E così è giunta la nota del partito leghista che condanna "in modo inequivocabile i comportamenti tenuti da alcuni eugubini nelle vie del centro storico, ed anche in altre zone della città, che nulla hanno a che vedere con la nostra festa e che, in un periodo di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, possono aver creato un serio pericolo per probabili e speriamo scongiurati contagi futuri.
Abbiamo seguito la conferenza stampa del Sindaco Stirati nella giornata del 16 maggio, dalla quale constatiamo, in alcuni passaggi, una presa di posizione ancora una volta inadeguata, addirittura attaccando la Lega senza averne nemmeno diritto di replica, solo per il fatto che in questi giorni avevamo posto l’attenzione sulle lacunosità dei provvedimenti presi per il periodo della festa dei Ceri.
La Lega dal primo giorno di insediamento in Consiglio comunale non ha fatto altro che seguire una linea politica propositiva nei confronti dell’amministrazione, ma molto spesso ci siamo trovati a confrontarci con un atteggiamento di chiusura pregiudizievole nei nostri confronti.
Anche in questa occasione, abbiamo evidenziato con il nostro comunicato che i provvedimenti adottati non sarebbero stati sufficienti per scongiurare i fatti poi accaduti e non, come ha detto il Sindaco in conferenza stampa, che si sarebbe dimostrato un “dittatore” nei confronti dei cittadini. Il nostro comunicato parlava chiaro, era inutile chiudere alcune vie e limitare la libertà dei cittadini e nel frattempo lasciare aperto Corso Garibaldi ed altre zone che avrebbero subito di contro assembramenti.
A differenza di quello che ha detto il Sindaco, tutt’ora rimaniamo della stessa opinione e non cambiamo idea, anzi, ci meravigliamo ricordando come in campagna elettorale il nostro Sindaco utilizzava la sua “eugubinità” come punto di forza, ma questa evidentemente non è stata sufficiente per capire quale potesse essere lo scenario ipotetico che si sarebbe manifestato il 15 maggio a Gubbio, mandando allo sbaraglio i pochi Vigili Urbani che si sono trovati ad affrontare una situazione completamente sfuggita di mano.
Come ben specificato nel comunicato, serviva un impiego di forze di polizia ben maggiore di quello che si è visto in città per impedire quello che poi è successo.
Alla luce di tali fatti crediamo quindi che il Sindaco non può sfuggire dalle sue responsabilità perché doveva e poteva fare molto di più, perché tali fatti potrebbero aver creato un danno di tipo sanitario e una perdita di immagine che ci penalizza tutti. Queste non sono opinioni. Sono i fatti accaduti, purtroppo, a dirlo".
Gubbio/Gualdo Tadino
17/05/2020 09:53
Redazione