Gubbio: la ceramista eugubina Lucia Angeloni sulla rivista "D'A"

Continua a ricevere riconoscimenti l'opera della ceramista eugubina Lucia Angeloni. Dopo la menzione d'onore per l'opera "Pensieri Sovrapposti" alla Biennale di Ceramica Artistica di Ascoli Piceno dello scorso aprile, ecco due pagine sull'ultimo numero di "D'A", la prima rivista italiana d'artigianato e di arti applicate e decorative. "La maiolica, l'arte del patchwork, il suo contrario suntuario" è il titolo dell'articolo che il noto ceramologo Gian Carlo Bojani ha voluto dedicare alla più recente produzione dell'eugubina, individuandovi un equilibrio cromatico capace di rimandare a Burri, la cui lezione sopravviverebbe anche nelle cuciture dei vari campi cromatici. Ma mentre in Burri servono a saturare strappi e lacerazioni, nell'opera dell'Angeloni tali imbastiture acquistano "un significato propriamente di sartoria, di ricomposizione di campi per fragmenta, per pezze, per filamenti, per strappi nelle cuciture". A mostrarsi e dispiegarsi sarebbe qui la "femminilità", la cui quintessenza si ritrova nel patchwork, e "non solo per il dispiegamento della fantasia nell'accostamento, ma anche per il riutilizzo creativo degli scampoli". Una poetica "poverista", ma che viene per Bojani risolta nel dispiegamento d'un lusso almeno apparente, in grado di far dialogare la grande tradizione decorativa, attraverso i "gioielli" di Edgardo Mannucci, con molte esperienze artistiche contemporanee.Un riconoscimento che fa dell'opera di Lucia Angeloni uno degli esempi più alti della perenne vitalità dell'artigianato artistico locale, e non solo. Pochi amanti dell'arte potranno infatti togliersi dagli occhi e dallo stomaco la iattanza di oggetti fatti quasi per far impallidire la luce dell'oro e per raffreddare l'incandescente favilla. E se non ridono gli artigiani alle sferzate della crisi e al disinteresse delle nostrane istituzioni, è con opere come queste che l'incorruttibile argilla di Mastro Giorgio torna a spendere nuovamente e il nome di Gubbio a rosseggiare ancora.