Gubbio, oggi l'interrogatorio di convalida dei due arrestati per la morte di Barbetti

E' previsto per la mattinata di oggi l'interrogatorio di convalida degli arresti dei due pusher eugubini arrestati a seguito della morte dell'imprenditore eugubino Pietro Barbetti. I due sono difesi dagli avvocati Minelli e Libori. Ieri intanto si sono svolti i funerali nella chiesa di San Pietro. Tutti i presenti, coscienti o non, sembrano aderire all’imperativo ricordato ad avvio omelia dal celebrante Don Angelo Fanucci “ Non giudicate mai ” che risuona però più come appello paterno che come legge cristiana di vita. Non c’è il clamore della cronaca oggi, non c’è l’inchiesta giudiziaria, che pur va avanti, c’è solo una città commossa che partecipa all’evento. C’è l’A.S. Gubbio 1910 , nel cui Cda siede il fratello Filippo: Chafer, Giacometti, Tafani, Fiumana, Ercoli, Marchi portano in spalla la bara dalla camera ardente alla chiesa. Dallo sport alla finanza con i vertici delle famiglie cementiere, gli amministratori comunali che partecipano in forma privata, fino al mondo dello spettacolo: fuori , infatti, sotto l’arco antistante la chiesa, dietro la barba bianca e il fisico possente si riconosce il cantautore Francesco Guccini, legato da stretti rapporti con la famiglia Barbetti. Ma a sedere tra i banchi ci sono soprattutto gli eugubini, quelli la cui presenza Don Angelo Fanucci definisce “ il segno della gratitudine di una città intera ad una famiglia che a Gubbio ha improntato l’imprenditoria nel segno dell’economia sociale”. Ascolta questa gente il monito del sacerdote che sceglie non a caso come brano del Vangelo il passo in cui Cristo consola lo sventurato crocefisso alla sua destra , assicurandogli che nello stesso giorno sarà con lui in paradiso. “ Nessuno sa cosa accade nel cuore dell’uomo” spiega Don Angelo “ nemmeno la chiesa che conosce benissimo tutte le leggi ma che nel cuore dei singoli ancora non è riuscita ad entrare . Non giudicate dunque e trovate conforto – dice il sacerdote - nella certezza che dalla morte può nascere la vita “. Al termine dell’omelia i riti funebri e poi l’uscita della salma dalla chiesa gremita ; il corteo accompagnato dai congiunti ha preso la direzione del cimitero centrale, dove Pietro è stato tumulato nella cappella di famiglia .