Il Gubbio ultima i dettagli di preparazione in vista della gara interna contro il Ponsacco. Ieri nella partitella di metà settimana a ranghi contrapposti, il tecnico Magi senza mischiare troppo le carte, ha provato quella che ad oggi sembra la formazione più probabile a scendere in campo dal primo minuto contro la compagni toscana che dopo la vittoria sul Foligno ha rilanciato le proprie ambizioni in ottica play off. Davanti all'inamovibile Volpe, è certo il debutto con i rossoblù per il difensore napoletano De Maio che farà coppia con Marini, sulla fascia sinistra probabile chance per Kalombo, mentre a destra dovrebbe giostrare ancora una volta Degrassi, in vantaggio su Conti e Fumanti. Con Kalombo sulla sinistra, Bartoccini tornerà ad agire a centrocampo con Romano che vista l'assenza per squalifica di Croce, agirà in cabina di regia, a completare il terzetto ci sarà con ogni probabilità Cuccia, con Tibolla ai box per infortunio e Barbacci relegato almeno all'inizio in panchina. Davanti torna Ferretti che si riprende anche la maglia numero sette lasciata a Gavorrano dopo lo stop del giudice disciplinare, a farne le spese nel tridente sarà Crocetti, ancora non al top della forma, conferme in arrivo per Ferri Marini e Zuppardo, ancora panchina invece per Sciamanna. Intanto oggi è attesa la sentenza sul ricorso presentato dalla società rossoblù in merito alla decisione della disciplinare di ammenda di 1500 euro e gara a porte chiuse per un turno. La società spera più che in uno sconto relativo alla multa, di poter vedere revocata la decisione di giocare senza pubblico, ipotesi che tuttavia sembra difficilmente accettabile. Intanto però tornano a parlare anche i componenti del tifo organizzato che con una nota sono così tornati sui fatti di Gavorrano: “Siamo un gruppo di tifosi del Gubbio e riguardo ai fatti di domenica scorsa ci sentiamo traditi da una stretta minoranza di persone che hanno tenuto un atteggiamento violento o cmunque non corretto sugli spalti. Ce ne dissociamo in pieno e per dimostrare ancora una volta la passione e l'attaccamento a questi colori, invitiamo tutti i componenti della curva a tifare dal piazzale la nostra amata squadra in questo importante momento di campionato dove siamo costretti a rincorrere la prima posizione della classifica. Sempre al fianco della squadra, Forza Gubbio”. Sul fatto della gara a porte chiuse per il Gubbio si tratta della prima volta, con un excursus legato al 1985, campionato Interregionale, quando dopo alcuni episodi (fuga dell'arbitro dopo il match interno con il Cattolica), la Lega prese la decisione dopo i ricorsi e i dibattimenti in settimana di giocare la gara interna contro la Falconarese a Cantiano anziché all'allora Stadio San Biagio, con la stessa Gubbio Calcio ad indicarne il luogo favorito dal fatto che si trovasse in territorio marchigiano. La cittadina, che da sempre ha seguito con particolare occhio benevolo le vicende della società rossoblù ancor prima di dare i natali a quello che è uno dei capitani più amati della ulteriore storia centenaria rossoblù ovvero Alessandro Sandreani, , fu letteralmente invasa dai supporters rossoblù, con il Gubbio, per la croncaca vincente nell'occasione per 2-0, che i fatto giocò in “casa”. Lo ricorda con piacere anche Roberto “Bobo” Camborata, in un'intervista rilasciata al portale GubbioFans.it in cui ha espresso anche l'amarezza per l'impedimento al pubblico eugubino di spingere la squadra dagli spalti del Barbetti. Sulla stessa posizione anche il tecnico Massimo Morgia, ex di Pistoiese e Siena attualmente direttore tecnico del Rapallo Bogliasco, che su facebook ha condiviso l'amarezza di giocare una partita senza nessun pubblico festante sugli spalti.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/01/2016 11:04
Redazione