Più organizzazione per la rotazione. Lo hanno richiesto stamani quegli studenti dell'Istituto superiore Mazzatinti di Gubbio che hanno aderito allo sciopero promosso dalle rappresentanze studentesche dei cinque gli indirizzi liceali (Classico, Scientifico, Scienze umane, Sportivo, Artistico) che da quest'anno adottano un sistema "all'americana" facendo spostare gli studenti da una classe all'altra piuttosto che i professori. Ad appena 10 giorni dall'avvio della scuola, sono state manifestate le prime critiche: soprattutto per le classi poco capienti, con studenti in alcuni casi costretti a lavorare senza un banco dove poter scrivere, e un'organizzazione ancora da affinare.
Da quest'anno infatti la scuola ha tolto le canoniche lavagne, introducendo monitor collegati con tablet il cui acquisto è a carico delle famiglie. Fatto questo che ulteriormente ha sollevato qualche perplessità tra gli studenti visto che il costo del tablet si va ad aggiungere a quello dei libri.
Dal canto suo la dirigente scolastica Maria Marinangeli – che da tempo aveva preannunciato questa profonda innovazione - ha puntualizzato che l'acquisto del dispositivo elettronico è sempre stato opzionale, mentre sulla nuova organizzazione della aule chiede qualche giorno di tempo per far rodare il tutto, visto che siamo ancora a pochi giorni dall'avvio delle lezioni. Agli studenti, che sono stati ricevuti in aula magna, ha spiegato che se protestare è un ragionevole diritto democratico, farlo secondo le regole sarebbe stato più efficace. “Prima di scegliere l'astensione dalle lezioni – ha detto loro – si poteva aprire una fase di dialogo e contrattazione tra dirigenza e rappresentanze studentesche”.