Gubbio: replica del sindaco e Giunta alla denuncia di un dirigente del comune

“Da quanto abbiamo letto, possiamo dedurre che è cominciata la campagna elettorale”: è l’incipit della nota di replica che il Sindaco di Gubbio e la Giunta comunale hanno diffuso sul caso della denuncia da parte di un dirigente del comune resa nota nei giorni scorsi e relativa a presunte pressioni dell’amministrazione a compiere procedure irregolari in seno all’organizzazione del corpo dei Vigili Urbani. La nota di Goracci e dell’esecutivo eugubino muove da alcuni interrogativi di partenza: Chi ha diffuso la notizia dell’avvenuta denuncia e con quale obiettivo? Ha valore aggiunto sul piano della “giustizia” o serve per attaccare sul piano dell’immagine un Sindaco e una Giunta che possono essere protagonisti vincenti per le prossime elezioni Regionali? Non ci faremo intimidire – dicono nella nota Sindaco e Giunta che dichiarano di confidare nella Magistratura e di attendere con serenità l’esito di questa iniziativa.” La denuncia, scrivono, ci sorprende ancora di più, visto che è stata proprio la dirigente denunciante Nadia Minelli, altre volte ancora la responsabile del Servizio di Polizia Municipale Floridi, a richiedere la presenza del quinto tenente dopo un pensionamento a fine 2006; ancora la Minelli in una determina dirigenziale dell’aprile 2009 scriveva “…verrà avanzata apposita richiesta di procedere alla copertura del posto di ispettore di Polizia Municipale categoria D1…”. Si può cambiare idea, ma si motivi il perché, chiedono Goracci e la Giunta che non nascondono problematicità nel servizio dei Vigili Urbani e la necessità di un “rafforzamento”, come sono ben note le manifestazioni di disagio, malcontento, disapprovazione dell’organizzazione da parte di quasi tutti gli operatori del comando e il fatto che la qualità del servizio di polizia era nel tempo peggiorato. La replica poi tocca anche il tasto del riferimento, che viene fatto nella denuncia, ad uno stretto parente di uno degli assessori, Maria Cristina Ercoli: nel caso della sorella dell’assessore – per la cui promozione a detta dell’accusa sarebbe stato chiesto di porre in essere procedure irregolari - è stato effettuato un trasferimento per mobilità, spiega la nota. La mobilità è un istituto previsto e disciplinato dalla legge e non inventato da sindaco o giunta. Il dirigente Minelli, dopo averlo previsto, non ha voluto effettuare il cambio di profilo, ma tale compito spetta ai dirigenti. Nella nota infine si ricorda che la Minelli è attualmente dirigente del Settore Sviluppo Sociale ed economico. Insomma una vicenda che resta accesa, nei toni come nel suo evolversi. Che ci saranno ulteriori strascichi giudiziari poi si evince dalle ultime righe della nota: “Quando conosceremo cosa si scrive nella denuncia, a cosa di preciso si fa riferimento e in attesa di sviluppi, concludono Goracci e la Giunta, saranno valutate tutte le forme a tutela della nostra immagine e i danni che la denuncia della dirigente ci ha arrecato».