Gubbio: ritrovamenti archeologici in via Bruno Buozzi

Durante i lavori di riqualificazione di via Bruno Buozzi a Gubbio, sono emersi dal sottosuolo antichi resti di murature. Lo comunicano in un comunicato congiunto il Comune di Gubbio e la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Umbria: «Va precisato che i lavori non sono all’interno di un’area vincolata ma l’attraversano, e pertanto richiedono, anche se non specifiche autorizzazioni, un’attenzione particolare. Tutte le operazioni di scavo avvengono in stretta collaborazione tra il Comune di Gubbio rappresentato dal direttore dei lavori geometra Luigi Tomarelli e la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Umbria rappresentata da Luana Cenciaioli; inoltre è presente quotidianamente in cantiere l’archeologa Germini Francesca che provvede ad eseguire il rilievo metrico e fotografico d’ogni reperto. Nei giorni scorsi durante gli scavi per la posa dei cavi elettrici, alla profondità di 40 cm, è stato ritrovato un antico muro di separazione tra i campi e gli orti dall’attuale strada; questo manufatto che fu abbattuto al momento della costruzione dell’attuale Via del Teatro Romano, è rappresentato in un dipinto del Mingucci datato 1622 conservato in Vaticano. A pochi passi, è stata rilevata anche una poderosa muratura in pietra della larghezza di circa 180 cm. Questo manufatto percorre via B. Buozzi in senso trasversale e i materiali sono oggetto di studio per stabilire l’epoca di costruzione. Altro ritrovamento è avvenuto nei pressi della recinzione del villino Leopardi, dove è stato scoperto un muro di circa 5 metri, la cui buona fattura fa pensare alle fondamenta d’un edificio importante; inoltre, sembrano essere presenti anche ambienti di casa romana. I lavori di sistemazione della strada proseguono secondo la tabella di marcia, in quanto non c’è nessuna sospensione e dopo i ritrovamenti e la loro valutazione, la Soprintendenza ha autorizzato la ricopertura dei reperti con sabbia e terra, appena terminati i doverosi rilievi. »