Scenderanno in strada, al parcheggio del Teatro Romano, sabato 30 aprile alle a partire dalle ore 10 le maestranze delle cementerie eugubine Colacem e Barbetti. Manifesteranno – hanno affermato in una nota – per difendere il lavoro, preoccupati dello spegnimento dei forni a Ghigiano, a seguito dei rincari dei costi energetici e in un clima, a Gubbio, di incertezza che coinvolge entrambe le cementerie e con loro tutti i lavoratori dell'indotto.
Una trentina i mezzi che la Prefettura ha autorizzato per questa manifestazione, che saranno parcheggiati nell'area del Teatro, quindi parterre di presenze sia dalla Regione con tra gli altri il vice presidente del Consiglio regionale Michele Bettarelli e il consigliere regionale nonchè segretario del Pd umbro Tommaso Bori, sia locale con il sindaco Filippo Stirati, direttamente coinvolto dal problema, ma anche quello di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti come istituzione di un territorio più vasto che nelle cementerie e nel suo indotto vede gravitare molti lavoratori . La parola alle Rsu delle cementerie e ai sindacati che saranno presenti, invitati a partecipare anche tutti i gruppi consiliari eugubini per un rischio chiusura a Gubbio che – scrivono le maestranze in una nota – va assolutamente scongiurato perché rappresenterebbe un drammatico declino economico della città. Si richiamano nel documento gli esiti dello studio condotto da Cnr e Università La Sapienza sulla qualità dell'aria a Gubbio, commissionato dal Comune e che ha di fatto confermato i dati Arpa di una buona qualità dei parametri ambientali. " Lavoro e ambiente coesistono – scrivono le maestranze - per questo chiediamo che vengano salvaguardati da tutte le Istituzioni." Nella giornata di domani saranno consegnate al sindaco anche le 1500 firme raccolte tra i lavoratori per chiedere un cambio di passo , a partire dal ritiro del ricorso al Tar presentato dal Comune contro la determina della Regione che dava il via libera all'uso di css nei cementifici.
Sul fronte giuridico, però , la novità arriva dal Comitato per la tutela ambientale della Conca Eugubina che ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, chiedendo l’annullamento dell’Aia (Autorizzazione d’impatto ambientale) datata 29 dicembre 2021. La richiesta è stata presentata dagli avvocati Valeria Passeri e Paola Nuti. Il Comitato chiede anche una verifica «in contraddittorio tra le parti, a cura di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dell’Istituto superiore di Sanità, sulla potenziale incidenza su ambiente e salute pubblica dei progetti delle cementerie.
Gubbio/Gualdo Tadino
28/04/2022 09:39
Redazione