"Mai più ricada sul mondo questa barbarie". A Gubbio stamane, in ricordo della strage di Villamagna, un importante momento di ricordo, memoria e omaggio. Dopo la diretta Zoom in cui sono intervenuti il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, Fabio Vergari, sindaco di Scheggia e Pascelupo, Piero Piccioni, presidente dell’associazione nazionale Perseguitati politici italiani antifascisti di Terni e dirigente nazionale della stessa associazione, Laura Tomarelli, presidente dell'Associazione Famiglie Quaranta Martiri, Valter Verini, deputato, Gianluca Sannipoli, studioso di storia locale, si è tenuto un momento di raccoglimento nel Cimitero della Cima dove sono state deposte tre corone in ricordo dei tre giovani uccisi nella strage. Era il marzo del 1944: le truppe tedesche stavano conducendo operazioni di rastrellamento nei territori a Est e a Nord di Gubbio; i militari sparavano a tutti coloro che non si fermavano ai posti di blocco. I tedeschi sospettavano su chiunque: anche semplici cittadini sono spesso considerati ribelli, panico e terrore venivano seminati in tutte le case, depredate dai militari di qualunque cosa, soprattutto dei generi alimentari. In questo clima che il 27 marzo del 1944 avvenne uno dei più efferati eccidi nazisti del territorio, quello dei tre giovani ebrei Alberto Guetta, 22 anni, nato a Livorno nel Gennaio del 1922, Pierluigi Guetta, 19 anni, nato a Livorno nel dicembre del 1925, e Piero Viterbo, sempre livornese, 22 anni, tutti e tre uccisi brutalmente a Villamagna dai militari tedeschi.