Potrebbe essere un giovedì importante in casa Ds quello di questa sera: è stata convocata l’Unione Comunale alla sede di piazza Oderisi a Gubbio per una verifica generale della situazione all’ombra della quercia eugubina, dopo un paio di settimane quanto meno movimentate. Tutto era nato dalla riunione di segreteria indetta dal segretario Albo (nella foto) dopo che l’Unione comunale stessa aveva licenziato il documento di giugno approvato all’unanimità varando la delegazione deputata a confrontarsi con gli altri partiti del centro sinistra. La posizione di Albo è parsa di distinguo rispetto alla maggioranza del partito e le sue annunciate dimissioni, per altro non formalizzate, hanno confermato questa ipotesi. L’intervento successivo del segretario regionale Bracco, proprio ai nostri microfoni, a quietare il caso è stato seguito il giorno dopo dalla proposta alquanto innovativa di Casoli di prevedere con un apposito accordo tra tutti i partiti del centro sinistra un candidato ciascuno, riservando l’incarico di rappresentare l’intera coalizione a quello che avrebbe ottenuto maggiori consensi al primo turno elettorale. Tanta carne al fuoco insomma nella riunione di domani sulla quale potrebbero comunque non essere del tutto ininfluenti anche le voci che arrivano da altri esponenti politici del centro sinistra eugubino: la Margherita ha ufficialmente incaricato il proprio responsabile locale Andresini a lavorare per la ricostituzione ufficiale dell’Ulivo, lo Sdi e Comunisti italiani hanno confermato la disponibilità a percorrere la strada dell’alleanza primariamente sotto l’Ulivo poi da estendere a Udeur e Verdi nazionali, quindi, individuato un programma da sottoporre lo stesso a Rifondazione. Udeur e Italia dei Valori hanno annunciato che correranno insieme ma hanno già respinto l’ipotesi Casoli sulle primarie.
In tutto questo panorama di opinioni e prese di posizione, Rifondazione ufficialmente non interviene, sta alla finestra ma già è chiaro il messaggio lanciato da giorni, anche in una nostra trasmissione, dal capogruppo Farneti: il candidato resta Goracci, è il punto fermo dal quale dovrà partire anche il restante centro sinistra. Un presupposto, quest’ultimo, del quale inevitabilmente si parlerà anche domani sera in piazza Oderisi, all’Unione comunale diessina.