E' confermata per questa sera l'iniziativa di protesta dei lavoratori della Sirio Ecologica che a Gubbio, in piazza 40 Martiri, sfileranno in quella che hanno provocatoriamente definito la "Vegliamo il morto" ovvero, la morte del diritto al lavoro.
Intanto è già stato distribuito alla stampa il comunicato che sarà distribuito stasera. Ve lo anticipiamo integralmente:
"Siamo lavoratori e lavoratrici della Azienda Sirio Ecologica attualmente in procedura fallimentare.
Da tempo aspettiamo una conclusione positiva della vicenda che ci ha coinvolti trascinandoci nell’inferno degli ammortizzatori sociali, delle promesse mancate delle speranze tradite, che ogni giorno che passa si fanno sempre più evanescenti.
La nostra è una lunga e travagliata storia che parte da lontano, da una azienda nata per smaltire rifiuti ospedalieri che nel corso degli anni della sua attività ha prodotto utili per i soci, ricchezza ed occupazione per il territorio, arrivando ad occupare 120 dipendenti con un parco di oltre 9000 clienti in varie regioni.
Negli ultimi anni di attività, gestioni amministrative/aziendali, avvicendamenti di compagini societarie e vicende sulle quali sono in atto procedimenti della magistratura hanno determinato il crac della stessa azienda, la progressiva perdita occupazionale e dei clienti che ancora oggi ricercano contatti per la professionalità e le competenze che la compagine operativa della Sirio garantiva.
Siamo stati noi quelli che hanno pagato per responsabilità di altri.
In questi anni abbiamo lottato e sperato, tranquillizzati anche dagli impegni della Regione e del Comune di Gubbio, che il Gruppo MAIO - affittuario delle attività Sirio, che a suo tempo sembrava essere l’unico soggetto in grado di dare a noi e al territorio quelle risposte di cui avevamo bisogno - portasse avanti il piano di ricollocamento del personale, viste anche le agevolazioni ottenute fino ad oggi dalla curatela.
Purtroppo ancora oggi siamo nell’inferno del non lavoro e dell’incertezza del nostro futuro, e ci troviamo costretti ad elemosinare gli ammortizzatori sociali in deroga.
Non ne possiamo più.
La nostra dignità di uomini e di donne è stata calpestata dalla mancanza di prospettive e di lavoro, dall’abbandono delle Istituzioni, dagli atteggiamenti superficiali di molti dei soggetti impegnati nella vicenda.
Abbiamo partecipato ai corsi di formazione previsti per l’ottenimento della Cassa Integrazione in Deroga, ma oggi con una crisi drammatica che sta vivendo Gubbio e il suo territorio e con le difficoltà di assunzione , che cosa ci facciamo?
Siamo diventati dei bravi cuochi per le nostre famiglie.
Noi non vogliamo rimanere in questo stato.
Non possiamo accettare che il mercato, i clienti le competenze di una azienda come la Sirio siano scomparse.
Tutti a parole dicono che il futuro è il trattamento dei rifiuti, ma per noi questo rappresenta il nostro passato e del futuro vediamo solo chiacchiere.
Il 12 dicembre ci sarà una ulteriore asta degli immobili e delle attività della Sirio, facciamo un ultimo e disperato appello, non solo perché ci siano concorrenti seri che partecipino alla stessa asta, ma che ci siano proposte credibili, non speculative, che ci diano la speranza che l’ attività riparta e che possa esserci ancora un futuro per noi, ricordando che assieme alla fabbrica ci sono anche le persone, 1,2,3….non numeri di potenziale forza lavoro, ma persone.
Seppur non lavorando aderiamo e parteciperemo alla giornata di lotta del 15 di novembre di CGIL CISL UIL, perché chiediamo alle organizzazioni sindacali di non abbandonarci e di lottare assieme a noi per la nostra prospettiva, chiedendo alle istituzioni locali ed agli altri soggetti un impegno concreto straordinario".
Di questa iniziativa e del difficilissimo momento occupazione nell'Eugubino-Gualdese si parlerà domani sera in una nuova puntata di "Link" in onda alle 21.15 su TRG, ospiti rappresentanti delle tre sigle sindacali alla vigilia dello sciopero generale di venerdì 15 novembre.
Gubbio/Gualdo Tadino
13/11/2013 12:42
Redazione