“La domanda è: perché il Partito Democratico non esplicita ai cittadini le motivazioni vere che ormai da mesi stanno tenendo in fibrillazione l’Amministrazione Comunale?”. Inizia con questo interrogativo la nota a firma del consigliere comunale della Federazione della Sinistra di Gubbio, Aldo Cacciamani, a poche ore ormai dalla seduta del consiglio comunale al cui esito è legato la caduta o meno del governo Guerrini. Altre domande: “Perché usa il Conto Consuntivo, che è un atto che le Amministrazioni generalmente liquidano abbastanza velocemente, per far cadere un sindaco sostenuto alle primarie da tutte le forze di centro – sinistra ( PD, PSI,SEL) e non solo , esclusa Rifondazione Comunista , voluto a tutti i costi , sostenuto con ogni mezzo necessario, coadiuvato sino a pochissimi mesi fa da un pool di “collaboratori” non casuale. Perché non si ricorre allo strumento politico per eccellenza , quello più chiaro ed esplicito: la mozione di sfiducia che però non può parlare del fallimento di un singolo , anche se sindaco, della sua incapacità personale, delle sue specifiche caratteriali e quanto altro. La mozione di sfiducia parla di questa esperienza di centrosinistra faticata e faticosa, delle responsabilità colossali del partito principale che pervicacemente si ostina a non voler governare la città, spettatore e attore di un regolamento dei conti interno che spiega dieci anni di opposizione e denuncia come il centro sinistra nei fatti non sia portatore di una linea politica condivisa anche se si è apprestato a governare su un programma sul quale si è lavorato per settimane per trovare una prospettiva unitaria”.
“E’ giusto – prosegue la Fds - che il Sindaco tenda la mano, come titolavano i giornali nei giorni scorsi, ma chiediamo che tenda la mano alla città, all’interesse generale non tanto alle fazioni, ai gruppi e ai singoli. (…) I motivi per i quali la Federazione della Sinistra aveva aderito al progetto di centro-sinistra unitario , per noi il corollario dei punti programmatici , non erano visioni : garantire l’autonomia dell’istituzione da interessi di parte, garantire i diritti e gli interessi generali, apportare esperienza, concretezza e competenza, la volontà di non lasciare indietro nessuno. Motivazioni che sono state sino ad oggi, nonostante le tante difficoltà, motivo prevalente per il posizionamento in maggioranza. Avevamo e abbiamo ben chiaro lo scenario in definizione. Tutto questo per noi è la dimostrazione che c’è chi sta tentando in via definitiva di mettere le mani sulla città contro l’interesse generale e in questo momento forse ha bisogno di un clamoroso fallimento. Questo certamente senza disconoscere le tante inadeguatezze , le assenze di scenario che abbiamo provato a sollecitare con atti e che non siamo MAI riusciti a discutere in Consiglio Comunale. E’ questo il nodo che chiediamo di sciogliere al Partito Democratico: essere un partito politico che opera al servizio di tutti o arrendersi ad essere il nastro trasportatore di interessi privati grandi, piccoli e anche piccolissimi".
Gubbio/Gualdo Tadino
17/05/2013 08:37
Redazione