'I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia' è il titolo della mostra che la città di Gubbio ospita dal 4 novembre al 3 marzo 2024 per celebrare uno dei movimenti più importanti e rivoluzionari della scena artistica italiana nella seconda metà dell'Ottocento. L'esposizione, a cura di Simona Bartolena, riunisce oltre 70 opere dei grandi protagonisti della storia dei Macchiaioli, dalla nascita della pittura en plein air all'eredità artistica del movimento, che per molti aspetti ha anticipato le proposte d'arte degli impressionisti francesi. Si potranno così ammirare le tele di Signorini, Fattori, Abbati, Lega, Cabianca e Sernesi in dialogo con quelle di alcuni dei rappresentanti della Scuola di Barbizon, come Corot, Daubigny, Troyon e Rousseau. "La mostra - afferma Simona Bartolena - permetterà ai visitatori di immergersi in un momento storico e culturale molto vivace. A Gubbio si dipanerà un suggestivo racconto che farà rivivere un ventennio d'oro dell'arte italiana, tra l'esperienza a Barbizon e le gustose caricature realizzate al Cafè Michelangelo, tra scene nei campi e un pomeriggio a Montemurlo. Lo spettatore della mostra - prosegue la curatrice - scoprirà mediante citazioni, stralci di racconti scritti, approfondimenti biografici e spiegazioni tecniche, la vera importanza storico-artistica della pittura macchiaiola, troppo spesso nota solo per la piacevolezza delle sue tavolette". La mostra è prodotta e realizzata da Navigare Srl in co-produzione con Diffusione Cultura, con il patrocinio del Comune di Gubbio e il sostegno della Fondazione Perugia, in collaborazione con Land, ViDi cultural e ONO arte contemporanea. Partner dell'evento sono l'Istituto Italiano Design di Perugia, l'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia, Fondazione Università delle Arti e Mestieri, con il contributo di Trenitalia.