I vescovi umbri in Vaticano la prossima settimana

Saranno in Vaticano da lunedi' a venerdi' della prossima settimana i vescovi umbri nell'ambito della visite ''ad limina apostolorum''. L'arcivescovo di Perugia mons. Giuseppe Chiaretti verra' ricevuto da papa Benedetto XVI lunedi' prossimo, durante le udienze personali. Le visite ''ad limina apostolorum'' sono una tradizione antichissima - e' detto in un comunicato dell'Archidiocesi di Perugua - che vede i vescovi di tutto il mondo recarsi ogni cinque anni in Vaticano per fare il punto sulla fede e sulla religiosita' nel proprio Paese. Le visite servono, altresi', al Papa per avere informazioni sulle singole diocesi, sui problemi, le iniziative, le difficolta' e l'evangelizzazione. I presuli umbri, durantei cinque giorni di permanenza a Roma, visiteranno le Congregazioni per l'educazione cattolica, per i vescovi, per la dottrina della fede, per il culto divino, per gli Istituti di vita consacrata e per il clero. Particolarmente significativa viene ritenuta la concelebrazione eucaristica nella basilica di Santa Maria Maggiore con gli umbri residenti a Roma, che si terra' martedi', alle 18, presieduta da mons. Chiaretti, presidente della Ceu, e le visite alle altre due basiliche romane di San Giovanni in Laterano e di San Paolo fuori le mura. Mons. Chiaretti, presentando ai fedeli della diocesi la visita ''ad limina apostolorum'', ricorda di aver ''fatto questa visita gia' tre volte''. ''Non nascondo l'emozione - ha aggiunto -, perche' all'idea di parlare a tu per tu della diocesi con il Papa, pensando al tanto bene che avrei dovuto fare e magari non ho fatto, s'avverte tutta la responsabilita' del governo pastorale. Accanto alla visita al Papa, va posta l'attenzione alla visita a piu' Congregazioni''. Ricordando che alla visita ''ad limina'' partecipano anche gli altri vescovi della regione, mons. Chiaretti, anche in qualita' di presidente della Ceu, si e' rivolto ai fedeli delle otto diocesi dell'Umbria affinche' ''ci sostengano con la loro preghiera e il loro entusiasmo''. ''C'e' da affrontare insieme - ha proseguito - il dopo Verona, ma soprattutto il pungolo che si fa sempre piu' assillante della prima evangelizzazione, a cominciare dal primo annuncio,da come dire Gesu', Dio, la Chiesa oggi''.