Giuseppe Pannacci a 360 gradi: il Ds eugubino, ospite nell'ultima puntata di "Fuorigioco", ha analizzato la situazione in casa Gubbio, con il recente cambio di allenatore(esonerato Sandreani, assunto Galderisi) e le varie dinamiche che sono susseguite, a partire dallo scialbo pari interno con il Monza: "Con i brianzoli non siamo stati granchè brillanti, probabilmente il fattore psicologico sinora è stato fondamentale sul nostro rendimento. La nostra rosa è assolutamente competitiva per la categoria, non lo dico io ma tutti gli addetti al lavoro, evidentemente però se la classifica è questa i problemi ci sono."
Poi sulla contestazione dei tifosi: "Quando ricopri ruoli importanti nella tua città è normale avere senso di responsabilità, che va riconosciuto in primis al presidente Notari per ciò che ha fatto in questi 4 anni: mantenere un campionato professionistico è difficilissimo oggigiorno e questo va sottolineato. Personalmente mi disturbano le strumentalizzazioni che si fanno: ad esempio viene contestato il fatto che il sottoscritto non conosca i giocatori, quando è arcinoto che a Gubbio le scelte vengono fatto sempre assieme a società e staff tecnico, soprattutto le questioni riguardanti l'innesto di giocatori sono spesso su precisa valutazione dell'allenatore. Per chi chiede le mie dimissioni, posso solo dire che mi reputo una persona corretta e rispettosa con tutti: ovviamente la gente può criticare quelle che sono le capacità professionali ma non accetto invece commenti su quello che è il concetto della persona. Sono già tre volte che parlo con i tifosi, c'ho sempre messo la faccia e sanno che io sono uno di lui. Poi però la mia figura è chiamata anche a fare delle scelte e quando si interrompono rapporti importanti con persone che hanno dato tutto alla causa, bisogna anche capire che quelle stesse persone anche anche ricevuto altrettanto".
Il riferimento è ad Alessandro Sandreani, che proprio nei giorni successivi all'esonero da allenatore del Gubbio ha rilasciato una suggestiva lettera per ringraziare i tifosi ed in cui dichiara come 16 anni di Gubbio sono stati accantonati in un minuto:
"Non voglio giudicare la lettera - dichiara Pannacci - ma siccome viene tirato in ballo il sottoscritto voglio solo analizzare ciò che Alessandro ha scritto. Quando la società mi ha comunicato la decisione di sollevarlo dall'incarico, sono andato io di persona a tre minuti da casa sua a parlarci, proprio per lo spessore della persona e per ciò che rappresenta in questa città. Funziona così in questi casi nelle società calcistiche: la comunicazione parte dalla società, passa per il direttore sportivo che spiega la situazione all'allenatore. Poi il dialogo può durare cinque, dieci minuti o anche un minuto e mezzo ma, indipendentemente dal tempo, andava spiegata la scelta. La decisione è partorita guardando l'ultimo periodo non certo fulgido di risultati e la prestazione con il Renate è stata sotto ogni punta di vista insoddisfacente e il bilancio delle ultime partite hanno fatto propendere per cambiare guida tecnica. Ripeto: Alessandro ha dato tanto ma anche il Gubbio ha dato tanto ad Alessandro, concedendogli la possibilità di allenare in C accedendo dalla corsia principale alla carriera di allenatore".
Su Galderisi invece Pannacci dichiara: "Crediamo sia la persona perfetta in questo momento, ha personalità, esperienza e idee che speriamo possano darci il cambio di passo".
Poi sugli acquisti estivi Pannacci analizza: "Il nostro mercato è stato improntato per ovviare le difficoltà avute la stagione scorsa e sempre in simbiosi con società e staff tecnico abbiamo preso giocatori di livello come Casoli, Campagnacci, Espeche e Benedetti, tutti elementi che potevano a nostro parere ben integrarsi con i nostri giovani che vogliamo valorizzare. Sicuramente paghiamo lo stato di forma non eccelso di qualche elemento, la squadra subisce poco ed è ben organizzata ma al contempo giochiamo troppo in orizzontale verticalizzando troppo poco, e credo sia questo uno dei fattori probanti per i pochi gol segnati."
Sul rimpianto più grande Pannacci non ha dubbi: "Sicuramente da due anni a questa parte non siamo riusciti a sostituire un elemento come Alfredo Romano nel cuore del gioco. Noi però abbiamo un classe 1999 di grande prospettiva come Ricci che dobbiamo assolutamente recuperare, perchè credo che quando hai giovani bravi bisogna crederci e non accantonarli dopo due, tre partite andate male".
E la replica della puntata di "Fuorigioco" andrà in onda stasera alle ore 21 su TRG1 canale 111.
Gubbio/Gualdo Tadino
04/12/2018 14:06
Redazione