"Riteniamo che le ricostruzioni post calamità debbano avere una data di inizio e una data di fine e riteniamo che per situazioni non particolarmente gravi 9-10 anni possano essere sufficienti": lo ha affermato il ministro della Protezione civile Nello Musumeci a Perugia prima di visitare le zone dell'Umbria colpite dal terremoto del 9 marzo. "In Italia in alcuni casi la ricostruzione dura anche dopo 50 anni - ha poi sottolineato - e questo non è possibile soprattutto nelle aree interne dove l'assenza dello Stato non restituisce fiducia alla gente determinando quindi un fenomeno di spopolamento del quale davvero non si avverte la necessità". "Lavoriamo così per inculcare nella pubblica opinione la cultura della prevenzione e della comunicazione, perché - ha spiegato ancora - la gente deve essere consapevole di vivere in un territorio più o meno a rischio e quindi adeguarsi per ridurre al minimo i rischi potenziali".
Il ministro è quindi andato in visita a Pierantonio, una delle frazioni del comune di Umbertide maggiormente . Giunto nella piazza centrale del borgo, assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e al sottosegretario Emanuele Prisco, Musumeci è stato accolto dal sindaco Luca Carizia ed ha potuto prendere visione dei danni causati dalle scosse alla scuola media e al campanile. Successivamente ha visitato anche la scuola materna della frazione in cui si sta lavorando per poter ospitare anche gli alunni della primaria e poi la palestra che sta ancora ospitando gli sfollati. Il ministro si è poi intrattenuto a lungo a parlare con gli amministratori comunali, i vigli del fuoco e soprattutto con cittadini per capire le problematiche da affrontare per avviare, successivamente, la ricostruzione degli edifici danneggiati. Tra i temi in discussione anche il blocco dei mutui per le abitazioni danneggiate. All'interno della palestra uno degli sfollati è scoppiato in lacrime, davanti al ministro, nel raccontare il calvario che sta vivendo con la sua famiglia dopo aver perso la casa in cui abitava ( fonte ANSA ) .