Nella seduta odierna di question time, l’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata con cui il consigliere Andrea Smacchi (Pd) chiedeva alla Giunta regionale “quando riprenderanno i lavori nei cantieri della Perugia—Ancona e quali concrete iniziative si stanno portando avanti, in accordo con la Regione Marche, Quadrilatero e Anas, al fine di venire incontro alle esigenze di riscossione dei crediti delle imprese locali nei confronti della società Astaldi per forniture e lavori già effettuati in alcuni casi con esposizioni per alcuni milioni di euro”.
Smacchi ha evidenziato che “stiamo parlando di 40milioni di euro di danno alle imprese umbre, che coinvolgono un migliaio di lavoratori ora in difficoltà, con i cantieri fermi da mesi, come quello tra Fossato e Fabriano, e un cantiere, quello del raddoppio Casa Castalda-Valfabbrica che va per le lunghe, nonostante l’opera sia completamente finanziata, per un territorio che è riconosciuto area marginale della regione, una situazione insostenibile. La Regione ha un ruolo primario anche nelle trattative, lo dovrà avere sul tavolo previsto con il ministro Toninelli, dobbiamo svolgere un ruolo fondamentale a tutela delle nostre imprese, che hanno subito tre concordati e visto ridotte le proprie potenzialità in maniera rilevante.
Nell’incontro invece del 31 ottobre scorso fra i rappresentanti delle Regioni Umbria e Marche, società Quadrilatero, Confindustria, imprese e Ance, oltre a rilevare la situazione che vede le imprese locali in gravi difficoltà per il mancato pagamento dei lavori effettuati, si è deciso di istituire un tavolo istituzionale del quale faranno parte le due Regioni, le associazioni di categoria e la società Quadrilatero per verificare costantemente lo stato di avanzamento delle procedure. Nel frattempo il presidente di Camera di Commercio di Perugia ha scritto ad Ance per chiarire che il protocollo firmato nel 2008, dove si impegnava l’Ente a contribuire alla realizzazione dell’asse viario in oggetto, non è più compatibile con le risorse della Camera di commercio aggiungendo che nel progetto si è persa traccia di importanti infrastrutture per lo sviluppo della logistica delle merci quali le piastre logistiche. Inoltre il ‘Consorzio stabile San Francesco scarl’ l’8 novembre 2018 ha comunicato alla Astaldi spa sollecitando il pagamento entri cinque giorni dell’importo di 2.633.130 euro come condizione minima ed unica per poter continuare ad onorare il contratto di fornitura”.
L’assessore Giuseppe Chianella ha risposto affermando che “la Giunta sta seguendo costantemente la questione. I lavori sono fermi per circa 500milioni tutti in capo alla ‘Astaldi’. C’è stato l’incontro con il ministro Toninelli il quale si è impegnato a organizzare un tavolo nazionale sulla situazione. La questione fra la ‘Astaldi’ e le sub-affidatarie è particolarmente spinosa, ed è una questione prettamente giuridica, che finisce per incidere molto sull’economia locale. Attendiamo che il ministro ci convochi. Ci sono imprese anche piccole che sono interessate, mentre il contraente ‘Astaldi’ ha confermato la volontà di proseguire i lavori con un nuovo cronoprogramma, qualora risultasse percorribile. Tre commissari faranno un piano di rientro e come Regione cercheremo di interloquire per quanto possibile per salvare le imprese, garantendo il recupero delle somme dovute e poi la ripresa dei lavori che sono fondamentali per le due regioni interessate”.
Nella replica conclusiva, Smacchi ha detto: “bene il nuovo cronoprogramma della Astaldi, c’è la data del 16 dicembre quale termine ultimo per la presentazione di una proposta definitiva al Tribunale. Astaldi avrebbe chiesto un prestito ponte a un pool di banche per 150 milioni di euro per poter ripartire. L’unica cosa da evitare è che dopo il danno ci sia anche la beffa. So che Astaldi ha chiesto una riduzione dei costi e vuole fare la stessa proposta anche a nuove imprese. Non siamo disposti, dopo il danno, a sostenere anche la beffa”.
Gubbio/Gualdo Tadino
27/11/2018 13:26
Redazione