Accendere i riflettori sulla dipendenza dell'Italia dalle fossili e sui rischi legati alle dispersioni e agli sprechi di gas fossile, in particolare il gas metano (le cui emissioni dirette in atmosfera hanno un effetto fino a 86 volte più climalterante di quello della CO? su un arco di 20 anni); e lanciare un secco "no" alla realizzazione di nuove infrastrutture fossili in Umbria, e nella fattispecie al gasdotto dorsale della linea adriatica Snam, infrastruttura (da realizzare entro il 2027) di 689 chilometri che da Massafra (Puglia) arriverà a Minerbio (Emilia-Romagna), attraversando l'Umbria per più di 100 chilometri: questi gli obiettivi della settima e ultima tappa a Foligno, della seconda edizione di "C'è puzza di Gas", la campagna promossa da Legambiente e sviluppata con il supporto di Clean Air Task Force volta a informare e sensibilizzare sui rischi e sprechi di gas fossile. Due gli appuntamenti di tappa: quello di oggi pomeriggio, venerdì, con una tavola rotonda dedicata presso il circolo Arci Subasio di Foligno, per discutere della necessità di un repentino cambio di passo in direzione delle rinnovabili e tracciare una roadmap delle politiche che servono all'Umbria per garantire una transizione energetica, giusta e inclusiva. Il secondo, in programma domani mattina, sabato 25, alle ore 9.00, nella frazione di Colfiorito, con una passeggiata organizzata dal circolo locale (guidata da Giorgio Vitale) lungo il percorso del metanodotto che attraverserà l'appennino umbro marchigiano, passando per i piani di Annifo. "ll progetto del gasdotto non solo non risponde alle presenti e future esigenze energetiche della regione e del Paese - afferma in una nota di Legambiente la vicedirettrice, Martina Palmisano - ma sottopone il nostro prezioso territorio a impatti e rischi rendendolo di fatto una servitù di passaggio per interessi economici che ci allontanano da quelli urgenti di sostenibilità ambientale. L'attuale governo vuole infatti rendere la nostra penisola lo snodo fondamentale per l'approvvigionamento europeo del gas, mentre sappiamo bene che la transizione deve essere realizzata attraverso l'implementazione delle energie rinnovabili, dell'efficientamento energetico e delle comunità energetiche rinnovabili, che riducono la dipendenza dalle fonti fossili e le disuguaglianze economiche e sociali".