Infrastrutture in Alto Tevere: appello degli imprenditori per E45 ed E78

Confindustria, Confartigianato e CNA dell’Alto Tevere apprezzano la buona volontà e la determinazione del Sindaco di Città di Castello Cecchini e dell’Assessore Regionale Giuseppe Mascio, in ordine alle problematiche E45 / E78. I Presidenti, Renzacci, Vescovi e Coltrioli, sono convinti che l’impegno profuso in questi mesi da Mascio e dalla Cecchini è condizione necessaria per sperare di invertire la tendenza ultraventennale di non fare nulla in materia di viabilità nel nostro comprensorio che rappresenta la “cerniera” fra quattro regioni e costituisce un nodo nevralgico di collegamento nord-sud (E45) est-ovest (E78). “A distanza di due anni, precisa Renzacci, da quando abbiamo iniziato il lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni oggi dobbiamo prendere atto che la condizione raggiunta pur nella sua assoluta positività, non è sufficiente per la soluzione dei problemi del nostro territorio”. Nell’esame della situazione, il Presidente Renzacci prosegue: “Lo stato di incertezza continua purtroppo a regnare sovrano. L’ultimo DPEF approvato alla fine di giugno, e la recentissima rinuncia da parte dell’ANAS al progetto E45/Autostrada, stanno a testimoniare la fondatezza di tale constatazione”. “A questo punto dobbiamo sapere come e quando il Governo troverà i 9 miliardi necessari per la messa in sicurezza della E45, visto che la soluzione di devolvere l’impegno sul progetto è ormai tramontata”. Coltrioli e Vescovi aggiungono: “Il Ministro alle Infrastrutture, sebbene continuamente incalzato, continua a latitare e dimostra indifferenza nei confronti delle problematiche che gli sono state rappresentate. Renzacci aggiunge: “E’ vero, l’Onorevole Di Pietro si guarda bene da presenziare alle riunioni che si organizzano sul territorio alle quali viene regolarmente invitato e altrettanto regolarmente decide all’ultimo momento di non intervenire (es. 4 maggio 2007 a Sansepolcro e 9 ottobre 2006 a Cesena). Con la medesima meticolosità il Ministro rimane indifferente alle ripetute richieste di incontro inviategli, oltre che dagli imprenditori umbri, anche da quelli pesaresi, cesenati ed aretini”. Ma al di là delle proteste, continuano gli incidenti sulla E45, purtroppo a volte anche mortali. Pochi giorni fa il Giudice del Tribunale di Cesena ha condannato l’Anas a risarcire la famiglia di un autista tragicamente scomparso in un incidente a Mercato Saraceno. Coltrioli, proseguendo nell’esame della situazione: “Non dobbiamo meravigliarci delle proteste. Un atteggiamento di tale indifferenza, di fronte alla gravità delle cose, è interpretato da molti come una provocazione. Altri tendono invece a cedere alllo scoraggiamento, avendo cominciato a sperare che finalmente le cose potessero prendere il verso giusto. In ogni caso la vicenda esige una gestione più seria da parte di Anas e Ministero delle Infrastrutture. Ecco perché comincia a serpeggiare la protesta, come quella annunciata nei giorni scorsi dagli autotrasportatori della Valtiberina toscana che hanno annunciato azioni eclatanti, ma anche i nostri iscritti non escludo che possano unirsi alla protesta dei colleghi.” Conclude Renzacci: “Bisogna reagire. Come avevamo temuto, oggi ci troviamo con il progetto autostrada abortito e senza, ne’ risorse finanziarie, ne’ cronogramma per la messa in sicurezza della E45: ovvero abbiamo di fronte il nulla. E la E78 ancora non ha un tracciato “ufficiale”. Gli imprenditori dell’Alto Tevere chiedono al Sindaco Cecchini di riunire con carattere di urgenza il Tavolo delle infrastrutture, istituito lo scorso anno, sotto il suo coordinamento”.