E' un j'accuse senza mezzi termini quello del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti all'imprenditore della Jp Giovanni Porcarelli, dopo la presentazione in tribunale ad Ancona di un piano industriale che taglia 343 dipendenti su 593 e chiude due stabilimenti su tre della ex Merloni, tra cui quello di Colle di Nocera Umbra . 14 anni di cassa integrazione ( la prima infatti risale al 2005 ), 8 di gestione Porcarelli ( era il 2012 quando rilevò gli stabilimenti ), decine di incontri al ministero e un accordo di programma varato in sinergia con le Regioni Umbria e Marche a questo punto non sono serviti a nulla .
"E' una vergogna - afferma il sindaco di Gualdo Tadino - Se c'è un piano industriale serio, ma mi sembra che non ci sia, venga presentato e non può contemplare il licenziamento di 3/4 dei dipendenti. Diversamente si stacchi la spina. Lo dico anche ai sindacati: inutile continuare a fare questi viaggi a Roma per elemosinare qualche messe di cassa integrazione, non è dignitoso per i lavoratori ridotti all'assistenzialismo, non è giusto per le tante imprese e professionisti in crisi che non godono di tali ammortizzatori. Meglio staccare la spina "
Il giorno dopo la lettera dei presidenti delle Regione Umbria e Marche al ministro Stefano Patuanelli per la convocazione di un tavolo sulla questione Jp, Presciutti parla anche alle istituzioni del governo centrale e regionale perchè da questa disfatta si parta per un progetto più concreto di quello dell'accordo di programma che di fatto non ha saputo attirare nuove imprese sul territorio.
" Alle istituzioni - afferma Presciutti - chiedo di varare un piano straordinario che parta da Nocera e salga fino a Pietralunga dove ci siano defiscalizzazioni, sburocratizzazione e fondi certi per attiare imprese. Si parta dal fallimento Jp per costruire finalemnte lavoro, no assistenzialismo".
( ndr. L'intervista al sindaco Presciutti nel tg di Trg canale 11 stasera ore 20.20 )
Gubbio/Gualdo Tadino
07/02/2020 18:42
Redazione