La Giunta regionale ha deciso nella seduta odierna di incrementare di un milione di euro per l'anno in corso, e di altrettanto per il prossimo anno, i fondi destinati al supporto delle neo-mamme al fine di far scorrere la graduatoria delle domande già pervenute e regolari, ma non ancora finanziate. "La misura, che ha come scopo quello di aiutare le neo-mamme a conciliare al meglio, durante il primo anno di vita del bambino, le nuove esigenze familiari con quelle lavorative - ha affermato la presidente della Regione Donatella Tesei - ha ricevuto un ottimo riscontro che ci ha spinti, sin da subito, ad individuare nuove risorse nell'ambito dei Fondi europei al fine di riuscire a coprire gran parte delle domande ammissibili, ma non finanziate". La misura di supporto conciliativo alla natalità - spiega una nota della Regione - che prevedeva quasi 6 milioni di euro in cinque anni e che con l'integrazione odierna permetterà un incremento di oltre 2 milioni in due anni, si è ritenuta opportuna proprio per procedere al finanziamento di una platea più ampia di beneficiari favorendo così l'accesso anche a coloro che nonostante abbiano una condizione economica difficile, come risultante dall'Isee dichiarata e verificata, hanno scelto di avere un figlio e quindi di contribuire ad investire nel futuro della regione e del Paese. Ora, dunque, si procederà allo scorrimento della graduatoria delle richieste ammesse, ma ad oggi non finanziate. "Questo supporto - ha sottolineato la presidente Tesei - diventa parte integrante dell'ampio quadro che permette un sostegno alle famiglie, che inizia al momento della nascita e segue la crescita del bambino sino all'università. Sono fiduciosa che a breve, grazie ad alcuni risparmi proprio sui capitoli della presidenza, si possano incrementare anche altre misure già in essere". Il supporto in questione consiste in un contributo a fondo perduto di 1.200 euro che la Regione erogherà alle donne che alla data di scadenza dell'avviso avevano un bimbo di età pari o inferiore ai 12 mesi, residenti in Umbria, con un Isee massimo di 30 mila euro e che al momento di presentazione della domanda siano occupate (subordinate o autonome) o iscritte al Centro per l'impiego.