"La riforma del terzo settore: un welfare partecipativo e una nuova identità sociale": era il titolo del convegno svoltosi a Gubbio alla Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio: un appuntamento che vuol essere il primo di una serie di confronti per illustrare le peculiarità della riforma del Terzo settore, quel vasto panorama di energie e realtà dell'associazione e del volontariato che rappresentano - come è emerso proprio dall'iniziativa - un'ampia fetta anche della società umbra.
E così sotto la regia organizzativa del Cesvol Perugia e dell'associazione "Fare Rete", il patrocinio del Comune di Gubbio e il sostegno di "360 assicura", sono stati approfonditi, davanti ad un pubblico numeroso, alcuni temi fondamentali legati alla riforma dell'estate 2017 e che solo in parte è stata sviluppata attraverso appositi decreti attuativi.
Qual è l'impianto generale della riforma, quali le scelte strategiche alla base del testo di legge. Quale lo stato dell'arte dei provvedimenti attuativi, le finalità della nuova categoria degli enti di Terzo settore. Quali gli effetti
per enti religiosi. Ma anche approfondimenti sugli obblighi assicurativi e nell'ambito fiscale. A tutto questo e anche ad altro, hanno dato risposta i relatori dell'incontro, l'avv. Luca Degani, tra i massimi esperti della riforma, consulente nazionale Cesvol, Paolo Ristori (responsabile business unit Enti religiosi e settore no profit per Cattolica assicurazioni) e Sandro Lombardini (commercialista e consulente Cesvol Perugia) dopo i saluti introduttivi del sindaco Stirati, dell'assessore comunale Damiani, del presidente di "Fare Rete" Marco Brunelli e del responsabile di Cesvol Perugia, Salvatore Fabrizio.
Un ampio servizio sull'incontro andrà in onda in "Trg Plus" stasera alle ore 21.