Laboratorio con clandestini a Cannara, due arresti

Un'imprenditrice cinese L.A. di 44 anni e' stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Assisi e della stazione di Cannara, nell'ambito di una operazione volta al contrasto dello sfruttamento sui luoghi di lavoro e dell'immigrazione clandestina. In un immobile posto nella zona industriale di Cannara, nell'hinterland assisano, i militari, in sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Perugia, hanno rinvenuto la sede legale ed operativa di due opifici nel settore della maglieria dove erano impegnati 8 lavoratori dei quali 6 in nero (sentiti dagli inquirenti hanno dichiarato di ricevere un compenso mensile di 500 euro per piu' di 12 ore di lavoro - ndr); entrambe le attivita' sono state sospese. Nei confronti di 2 lavoratori, risultati clandestini, scattati i previsti iter di legge, uno, ad oggi mai controllato, verra' allontanato dal territorio nazionale, l'altro, 35enne, e' stato arrestato poiche' non ottemperante ad un precedente decreto di espulsione emesso dal questore di Ferrara il 9 aprile scorso. ''In una dei laboratori - hanno sottolineato i carabinieri in conferenza stampa - abbiamo trovato una situazione di assoluta promiscuita' in quanto gli operai, uomini e donne, vivevano li', una stanza era stata ricavata su un piano soppalcato al quale accedere tramite scala a pioli; abbiamo anche rinvenuto bombole di gas liquido, macchine da cucire non conformi al pari degli impianti elettrici''. Nella seconda attivita', al momento del controllo erano presenti 4 operai dei quali 1 in nero, riscontrate violazioni amministrative. L'approfondimento investigativo sta continuando (PM Antonella Duchini) anche nei confornti delle ditte committenti, del posto, che richiedevano l'assemblaggio di capi di maglieria, in questo caso privi di griffe, a fronte del corrispettivo di 1 euro ciascuno, molto piu' basso del prezzo di mercato.