L'appuntamento è per stasera alle ore 21.30 a Gubbio in Piazza Grande: è la serata conclusiva di “Life in Gubbio" la manifestazione che per quattro giorni ha visto la città di pietra al centro dei dibattiti e confronti sul tema della vita. E stasera sarà ancora Paolo Bonolis, padrone di casa della manifestazione, il mattatore: si intratterrà sul palco con ospiti musicali quali Stefano di Battista Jazz Quartet e Nicky Nicolai, Giovanni Allevi, Giovanni Nuti, Roberto Sironi, e con intellettuali e artisti come Piergiorgio Odifreddi, Alda Merini (a cui verrà consegnato il riconoscimento speciale “Il senso di una vita”), Gabriella Germani, Marino Sinibaldi, Sergio Zavoli (a cui verrà consegnato il riconoscimento speciale “Il senso di una vita”). Durante la serata Paolo Bonolis e il Sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, consegneranno il “Premio internazionale Lupo di Gubbio per la riconciliazione” a Edhi Abdul Sattar. Il “Premio Internazionale Lupo di Gubbio per la Riconciliazione” (ispirato al celebre episodio di San Francesco che ammansisce il lupo), viene assegnato a colui che si è distinto per aver impegnato la propria vita alla ricerca del superamento delle distanze. Per questo il premio (di nuova istituzione) viene conferito a Edhi Abdul Sattar, conosciuto in Italia e nel mondo per essere colui (di tradizione musulmana) che ha ricomposto i resti del cadavere del giornalista ebreo americano Daniel Pearl (rapito e ucciso nel 2002 a Kariachi, Pakistan, dal gruppo terrorista The National Movement for the Restoration of Pakistani Sovereignty) e li ha custoditi nelle celle frigorifere dell’obitorio prima che venissero rimandati negli Stati Uniti. E' stato presentato sempre a Gubbio anche il libro “Metà di due rupie” di Michele Zanzucchi e Lorenza Raponi, che racconta la vita di Edhi Abdul Sattar e della moglie Bilquis, due musulmani pakistani (Sattar è nato in India) da decenni al lavoro per i diseredati del loro paese. Poveri tra i poveri hanno dato vita ad un estesissimo sistema di assistenza sociale per tutto il Pakistan, mettendo in atto il precetto islamico della compassione e della solidarietà nei confronti di chi soffre. Il loro lavoro è orientato al superamento di ogni barriera identitaria. Collaborano con loro, e sono “serviti” da loro, persone di ogni religione, appartenenza politica e di casta, in un paese dilaniato da conflitti e divisioni etniche, religiose e tribali. Edhi Abdul Sattar, inoltre, opera in prima linea contro la tratta dei bambini e la piaga degli abbandoni (in Pakistan, dove lavora con la moglie Bilquis, la mancanza di una famiglia alle spalle rende impossibile anche sposarsi, per questo motivo i Sattar hanno istituito “la ruota”, delle culle dove chi non vuole o non può tenere il proprio figlio può lasciarlo alle loro cure) ed è il solo in Pakistan ad occuparsi dei malati di mente. Il titolo “Metà di due rupie” prende spunto da un episodio dell’infanzia familiare di Sattar (cresciuto abbracciando i principi della compassione per la sofferenza dell’uomo) dove apprese l’esempio della condivisione dei doni ricevuti con i più poveri e bisognosi. Il testo è il resoconto del viaggio che gli autori hanno intrapreso due anni fa per andare a Karachi, dove Sattar lavora, un viaggio alla scoperta di un mondo di solidarietà e attenzione al prossimo. Tutti i proventi del libro andranno alla Edhi Foundation (www.edhi.org).
L’ultima giornata di “Life in Gubbio” si aprirà alle ore 16.00 presso il Teatro Comunale con la proiezione in anteprima nazionale del cortometraggio “Angelo come te” (con Giorgio Albertazzi) introdotto dall’autore/regista Enrico Lamanna e a seguire la proiezione del film “Io, l’altro” (protagonista Raul Bova) con l’introduzione dell’autore/regista Mohsen Melliti.
Dalle 21, come detto, poi il gran finale con la serata in Piazza Grande condotta da Bonolis.
Gubbio/Gualdo Tadino
25/08/2007 08:39
Redazione